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Copione Il signore degli anelli

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Black Rose
CAT_IMG Posted on 12/8/2011, 22:48




Vi starete chiedendo: come le è venuto in mente di cercare il copione?
Bene, eccovi tutta la felice storiella: Sono un'amante delle Fan Fiction, ne scrivo a valanghe (anche se non sempre riesco a concluderla >_>) e in questi giorni mi sto cimentando in una (bellissima *^*) fan fiction sul signore degli anelli.
Volevo rispettare il più possibile la storia originale, solo che ricordarsi tutto il libro, scena per scena è una missione assolutamente impossibile, perciò mi sono buttata sul film e ho pensato che se fossi riuscita a trovare i copioni su internet sarebbe stato ancora meglio perchè avrei riportato anche i dialoghi in maniera precisissima.
Perciò eccoli qua!!! Per chi volesse usufruirne (perchè è stata una faticaccia riuscire a trovarli -.-) :)

Ah!! Una cosa sola vi dico... Purtroppo non sono riuscita a trovare quelli dell'edizione Estesa, quelli che vi presento sono quelli privi di scene inedite :( se li trovate ditemelo pure che modifichiamo!)

La compagnia dell'anello



GALADRIEL: I amar prestar aen. Il mondo è cambiato. Han mathon ne nen. Lo sento nell'acqua. Han mathon ne chae. Lo sento nella terra. A han noston ned 'wilith. Lo avverto nell'aria. Molto di ciò che era si è perduto, perché ora non vive nessuno che lo ricorda. Tutto ebbe inizio con la forgiatura dei Grandi Anelli. Tre furono dati agli Elfi, gli esseri immortali più saggi e leali di tutti. Sette ai Re dei Nani, grandi minatori e costruttori di città nelle montagne. E nove, nove anelli furono dati alla razza degli uomini, che più di qualunque cosa desiderano il potere. Perché in questi anelli erano sigillate la forza e la volontà di governare tutte le razze. Ma tutti loro furono ingannati, perché venne creato un altro anello. Nella terra di Mordor, tra le fiamme del monte Fato, Sauron, l'Oscuro Signore, forgiò in segreto un Anello Sovrano per controllare tutti gli altri. E in quest'anello riversò la sua crudeltà, la sua malvagità, e la sua volontà di dominare ogni forma di vita. Un anello per domarli tutti. Uno a uno, i paesi liberi della Terra di Mezzo caddero sotto il potere dell'Anello, ma alcuni opposero resistenza. Un'ultima alleanza di Uomini ed Elfi marciò contro le armate di Mordor. E sui pendii del monte Fato combatté per la libertà della Terra di Mezzo.
ELROND: Tangado haid! Leithio i philinn!
GALADRIEL: La vittoria era vicina. Ma il potere dell'Anello non poteva essere sopraffatto. Fu in questo momento, quando ogni speranza era svanita, che Isildur, figlio del re, afferrò la spada di suo padre. Sauron, il nemico dei popoli liberi della Terra di Mezzo, venne sconfitto. L'Anello passò a Isildur, che ebbe quest'unica possibilità di distruggere il male per sempre. Ma il cuore degli uomini si corrompe facilmente. E l'Anello del Potere ha una volontà sua. Esso condusse Isildur alla morte. E alcune cose che non avrebbero dovuto essere dimenticate andarono perdute. La storia divenne leggenda, la leggenda divenne mito. E per 2.500 anni dell'Anello si perse ogni conoscenza. Finché, quando si presentò l'occasione, esso irretì un nuovo portatore.
GOLLUM: Il mio tesssoro.
GALADRIEL: L'Anello pervenne alla creatura Gollum, che lo portò nei profondi cunicoli delle Montagne Nebbiose. E lì l'Anello lo consumò.
GOLLUM: È venuto da me. È mio. È la mia gioia. Il mio tessoro. Gollum!
GALADRIEL: L'Anello diede a Gollum un'innaturale, lunga vita. Per 500 anni avvelenò la sua mente. E nell'oscurità della caverna di Gollum, attese. Le tenebre strisciarono di nuovo nella foresta del mondo. Correvano voci di un'ombra a Est, sussurri di una paura senza nome. E l'Anello del Potere percepì che era giunto il suo momento. Abbandonò Gollum. Ma accadde qualcosa che l'Anello non aveva previsto. Fu raccolto dalla creatura più improbabile che ci fosse.
BILBO: Che cos'è?
GALADRIEL: Un Hobbit. Bilbo Baggins, della Contea.
BILBO: Un anello.
GOLLUM: Perduto! Il mio tesssoro è andato perduto!
GALADRIEL: Perché presto arriverà il momento in cui gli Hobbit plasmeranno la fortuna di tutti.



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GANDALF: Lungi dal'uscio dal quale parte / Devo seguirla contro ogni sorte / La via prosegue, non ha porte / Lungi dall'uscio dal quale parte / Ora la via si estende ancor oltre / Devo seguirla contro ogni sorte...
FRODO: Sei in ritardo.
GANDALF: Uno stregone non è mai in ritardo, Frodo Baggins. Né in anticipo. Arriva precisamente quando intende farlo.
FRODO: È meraviglioso vederti, Gandalf!
GANDALF: E io mi sarei perso il compleanno di tuo zio Bilbo?
FRODO: Che notizie dal mondo esterno? Raccontami tutto!
GANDALF: Tutto? Sei troppo interessato e curioso per un Hobbit. Non è normale. Beh, che posso dirti? La vita nel vasto mondo continua più o meno come nell'Era passata. Piena di andirivieni. A stento consapevole dell'esistenza degli Hobbit. Cosa della quale sono molto grato.
HOBBIT: Oh, guardate, c'è Gandalf.
GANDALF: Oh, la festa tanto attesa. E come sta la vecchia canaglia? Ho sentito che sarà una festa di particolare magnificenza.
FRODO: Conosci Bilbo. L'ha trasformata in una baraonda.
GANDALF: Beh, dovrebbe fargli piacere.
FRODO: Metà Contea è stata invitata.
GANDALF: Oh, povero me!
FRODO: Ha in mente qualcosa.
GANDALF: Ah, sul serio?
FRODO: E va bene, tieniti i tuoi segreti.
GANDALF: Eh, eh, eh.
FRODO: Prima del tuo arrivo, noi Baggins eravamo ben considerati.
GANDALF: Ah, sì?
FRODO: Mai avuto avventure o fatto cose impreviste.
GANDALF: Se ti riferisci all'incidente con il drago, c'entravo pochissimo. Ho solo dato a tuo zio una spintarella fuori dalla porta.
FRODO: In ogni modo, sei ufficialmente etichettato come "disturbatore della quiete".
GANDALF: Ma va!
BIMBI HOBBIT: Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Gandalf! Fuochi d'artificio, Gandalf! I fuochi d'artificio! Ehhh!
GANDALF: Oooh, ah ah ah! Oooh...
FRODO: Gandalf, sono felice che tu sia tornato.
GANDALF: Anch'io, ragazzo mio. Anch'io.



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BILBO: No, grazie! Non vogliamo altri visitatori, benefattori o lontani parenti!
GANDALF: Neanche vecchissimi amici?
BILBO: Gandalf?
GANDALF: Bilbo Baggins.
BILBO: Mio caro Gandalf!
GANDALF: Che bello vederti.
BILBO: Ah, ah, ah!
GANDALF: Centoundici anni di età, e chi ci crederebbe? Eh... Non sei invecchiato di un giorno. Eh, eh, eh!
BILBO: Ah, ah, ah! Avanti, entra! Benvenuto, benvenuto. Eccoci qua. Ah. Del tè? O magari qualcosa di più forte? Mi sono rimaste alcune bottiglie di vecchi vigneti. 1296, un'ottima annata. È vecchio quasi quanto me. Ah, ah, ah, ah, ah. Fu imbottigliato da mio padre. Ne stappiamo una, eh?
GANDALF: Solo del tè, grazie. Sì. Ohhh...
BILBO: Ti aspettavo la settimana scorsa. Non che importi, tu vai e vieni come ti pare, l'hai sempre fatto e lo farai sempre. È che mi hai colto impreparato, vedi. Abbiamo solo del pollo freddo, qualche sottaceto... Oh, qui c'è del formaggio. No, no, non può andare, troppo rischioso. Abbiamo marmellata di lamponi, torta di mele... C'è della crema da qualche parte, ma ho paura che non basti per il dessert. Oh, no, siamo a posto. Ho trovato del pan di Spagna. Ecco qua, per una piccola merenda, speriamo che basti. Posso farti delle uova, se vuoi. Oh... Gandalf.
GANDALF: Solo del tè, grazie.
BILBO: Oh, certo.
GANDALF: Eh, eh, eh.
BILBO: Non ti dispiace se mangio?
GANDALF: No, affatto.
DONNA HOBBIT: Bilbo! Bilbo Baggins!
BILBO: Non sono in casa. Basta. Devo allontanarmi da questi insopportabili parenti. Sempre attaccati al campanello! Mai un attimo di pace! Voglio tornare a rivedere le montagne, le montagne, Gandalf! E poi trovare un posto tranquillo dove finire il mio libro. Oh, il tè.
GANDALF: Così intendi andare a fondo con il tuo piano?
BILBO: Sì, sì, sì, sì, è tutto deciso. Ho predisposto ogni cosa. Oh, grazie.
GANDALF: Frodo sospetta qualcosa.
BILBO: È naturale, è un Baggins! Non uno zuccone Serracinta da Pietracasa!
GANDALF: Glielo dirai, non è vero?
BILBO: Sì, sì.
GANDALF: È molto affezionato a te.
BILBO: Lo so. Forse verrebbe con me se glielo chiedessi. Ma credo che dentro di sé Frodo sia ancora innamorato della Contea. Dei suoi boschi, campi, fiumiciattoli... Io sono vecchio, Gandalf. So che non lo sembro, ma comincio a sentirlo nel cuore. Mi sento sottile, quasi stiracchiato, come... il burro, spalmato su troppo pane. Ci vuole una vacanza, una lunghissima vacanza, e non penso che ritornerò. In effetti, non voglio farlo. Il Vecchio Tobia, la miglior erba-pipa del Decumano Sud. Gandalf, amico mio, questa sarà una notte indimenticabile.



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BILBO: Salve, salve. Grassotto Bolgeri. Ah, ah, ah! Che piacere vedervi, accomodatevi.
FRODO: Coraggio, Sam, invita Rosie a ballare!
SAM: Credo che mi scolerò un'altra birra.
FRODO: Oh, no, mio caro. Buttati! Eh, eh, eh, eh!
GANDALF: Oh!
BILBO: E io stavo lì, alla mercé di tre mostruosi Troll. E tutti e tre discutevano tra loro su come ci avrebbero cucinati. Se arrostirci allo spiedo o sedersi su di noi uno a uno, riducendoci a gelatina! Passarono così tanto tempo a discutere del come e del perché, che i primi raggi del sole sbirciarono sopra la cima degli alberi, fft! E li trasformarono in pietra.
GANDALF: Ah, ah, ah!
PIPINO: Presto!
GANDALF: Oh! Sono partiti!
MERRY: No, no, quello grande, quello grande.
PIPINO: Eh? Fatto!
MERRY: Devi infilarlo nel terreno.
PIPINO: È nel terreno!
MERRY: Fuori!
PIPINO: L'idea è stata tua!
HOBBIT: Guardate là!
FRODO: Bilbo! Bilbo, attento al drago!
BILBO: Drago? Sciocchezze, non si vede un drago in questa zona da un migliaio di anni!
HOBBIT: Oh!
MERRY: Bello quello!
PIPINO: Prendiamone un altro. Ah...
GANDALF: Meriadoc Brandybuck e Peregrino Tuc. Dovevo immaginarlo.
HOBBIT: Discorso, Bilbo! Discorso!
FRODO: Discorso!
BILBO: Miei cari Baggins e Boffin! Tuc e Brandybuck! Scavari! Paffuti! Soffiatromba! Bolgeri! Serracinta! E Tronfinpiede!
TRONFINPIEDI: Tronfinpiedi!
BILBO: Oggi è il mio centoundicesimo compleanno!
HOBBIT: Tanti auguri!
BILBO: Ahimè. Centoundici anni di vita non sono sufficienti in mezzo a della gente così straordinaria e ammirevole. Conosco la metà di voi solo a metà e nutro per meno della metà di voi metà dell'affetto che meritate.
HOBBIT: Cosa?
BILBO: Io... Io ho da fare. Ho rimandato troppo a lungo. Mi duole annunciare che questa è la fine. Io me ne vado. Vi saluto dal più profondo del cuore. Addio.
HOBBIT: Oh!



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BILBO: Eh, eh, eh, eh, eh! Uh!
GANDALF: Ti riterrai incredibilmente scaltro.
BILBO: Suvvia, Gandalf. Hai visto le loro facce?
GANDALF: Ci sono molti anelli magici a questo mondo, Bilbo Baggins, e nessuno di essi va usato con leggerezza!
BILBO: Era solo per giocare un po'... Ah, probabilmente hai ragione, come al solito... Darai una mano a Frodo, non è vero?
GANDALF: Due mani, ogni volta che non dovrò usarle altrimenti.
BILBO: Lascio ogni mia cosa a lui.
GANDALF: E del tuo anello che mi dici? Lasci anche quello?
BILBO: Sì, sì. È in una busta, sulla mensola del caminetto.
GANDALF: Ah...
BILBO: No. Aspetta, ce... Ce l'ho qui in tasca. Eh... Non è... non è strano? Sì. Dopotutto, perché no? Perché non dovrei tenerlo?
GANDALF: Credo che faresti meglio a lasciartelo alle spalle, Bilbo. Ti è così difficile?
BILBO: Beh, no... Invece sì. Ora che è il momento non voglio separarmi da lui. È mio! L'ho trovato io! È venuto da me!
GANDALF: Non è il caso di arrabbiarsi.
BILBO: Se sono arrabbiato è colpa tua! È mio. Tutto mio. Il mio tesoro!
GANDALF: Tesoro? È già stato chiamato così, ma non da te.
BILBO: Ah, non sono affaracci tuoi quello che faccio con le mie cose!
GANDALF: Io credo che tu l'abbia tenuto abbastanza.
BILBO: Lo vuoi per te, ecco!
GANDALF: Bilbo Baggins! Non prendermi per uno squallido stregone da quattro soldi! Non cerco di derubarti! Cerco di aiutarti. Per tutti i tuoi lunghi anni siamo stati amici. Credimi, come in passato. Hmmm? Lascialo qui.
BILBO: Hai ragione, Gandalf. L'anello deve andare a Frodo. È tardi, la strada è lunga... Sì, è ora.
GANDALF: Bilbo! Hai ancora l'anello in tasca.
BILBO: Eh, eh... Già. Eh, eh... Ho pensato a un finale per il mio libro. "E visse per sempre felice e contento, fino alla fine dei suoi giorni".
GANDALF: Sono sicuro che sarà così, amico mio.
BILBO: Addio, Gandalf.
GANDALF: Addio, caro Bilbo.
BILBO: La via prosegue, non ha porte / Lungi dall'uscio dal quale parte...
GANDALF: Al prossimo incontro.



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BILBO: È mio. Tutto mio. Il mio tesoro!
GANDALF: Enigmi nell'oscurità...
FRODO: Bilbo! Bilbo!
GANDALF: Mio tesoro... Tesoro...
FRODO: Se n'è andato, non è vero? Aveva detto tante volte che voleva farlo, ma non l'avevo preso sul serio.
GANDALF: Tesoro... Il mio tesoro...
FRODO: Gandalf.
GANDALF: Hmmm? L'anello di Bilbo. Lui è andato a stare con gli Elfi. Ti ha lasciato Casa Baggins. Insieme a tutti i suoi beni. L'anello è tuo, ora. Non tenerlo in vista.
FRODO: E tu dove vai?
GANDALF: Ho delle cose a cui badare.
FRODO: Quali cose?
GANDALF: Domande. Che richiedono risposte.
FRODO: Ma sei appena arrivato! Non capisco.
GANDALF: Neanch'io. Tienilo segreto. E al sicuro.



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GOLLUM: Aaah! Contea! Baggins!
GANDALF: L'anno 3434 della Seconda Era. Qui segue il racconto di Isildur, re di Gondor, e della scoperta dell'Anello del Potere. È giunto a me... L'Unico Anello apparterrà d'ora in poi al mio regno. Tutti i miei discendenti saranno legati al suo destino, perché non voglio rischiare che l'Anello subisca danni. Mi è caro... benché lo stia acquistando con grandi sofferenze. Le incisioni sulla fascia cominciano a sbiadire. La scritta, che in principio era chiara come fiamma incandescente, è sparita del tutto. Un segreto che ora solo il fuoco può raccontare.
NAZGUL: Contea. Baggins.
HOBBIT: Non ci sono Baggins qui. A Hobbiville. Di là...



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ROSIE: Buonanotte.
FRODO: Buonanotte.
SAM: Buonanotte.
FRODO: Buonanotte, Sam.
SAM: Notte, padron Frodo.
GANDALF: È nascosto? È al sicuro?
FRODO: Ah. Che cosa fai?
GANDALF: Allunga la mano, Frodo. È freddo. Che cosa vedi? Vedi niente?
FRODO: Niente. Non c'è niente. Aspetta... Ci sono dei segni. Mi sembra elfico. Non riesco a leggerlo.
GANDALF: Pochi ci riescono. La lingua è quella di Mordor, e non la pronuncerò qui.
FRODO: Mordor.
GANDALF: Nella lingua corrente, si dice "Un Anello per domarli tutti, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nell'oscurità incatenarli". Questo è l'Unico Anello, forgiato da Sauron, l'Oscuro Signore, tra le fiamme del monte Fato, preso da Isildur dalle mani di Sauron in persona.
FRODO: Bilbo l'ha trovato. Nella caverna di Gollum.
GANDALF: Sì. Per sessant'anni l'Anello è rimasto quieto nelle mani di Bilbo, prolungandogli la vita, ritardandogli la vecchiaia. Ora non più, Frodo. Il male si sta scuotendo a Mordor. L'Anello si è svegliato. Ha sentito il richiamo del suo padrone.
FRODO: Ma è stato annientato. Sauron è stato annientato.
GANDALF: No, Frodo. Lo spirito di Sauron ha perdurato. La sua forza vitale è fissata all'anello, e l'anello è sopravvissuto. Sauron è tornato. I suoi Orchi si sono moltiplicati, la sua fortezza di Barad-dûr è ricostruita a Mordor. Gli occorre quest'Anello per avvolgere le terre con una seconda oscurità. Lo cerca. Lo cerca e non riesce a pensare ad altro. Perché l'Anello brama oltre ogni cosa di tornare nelle mani del suo padrone. Un tutt'uno. L'Anello, e l'oscuro Signore. Frodo, lui non deve mai trovarlo.
FRODO: Va bene. Lo mettiamo via. Lo terremo nascosto. Non ne parleremo mai più. Nessuno sa che è qui, vero? Vero, Gandalf?
GANDALF: C'era qualcun altro che sapeva che Bilbo aveva l'Anello. Ho cercato ovunque quella creatura, Gollum, ma l'ha trovato prima il nemico.
GOLLUM: L'Anello!
GANDALF: Non so per quanto l'abbiano torturato. Ma tra le grida senza fine e i balbettii senza senso, hanno riconosciuto due parole...
GOLLUM: Contea! Ah! Baggins!
FRODO: Contea? Baggins? Ma questo li condurrà qui!
HOBBIT: Chi va là?
FRODO: Prendilo, Gandalf! Prendilo!
GANDALF: No, Frodo.
FRODO: Tu devi prenderlo!
GANDALF: Non puoi offrirmi quest'anello.
FRODO: Lo sto dando a te!
GANDALF: Non... tentarmi, Frodo! Non oso prenderlo. Nemmeno per tenerlo al sicuro. Capiscimi, Frodo, userei quest'Anello per il desiderio di fare del bene. Ma attraverso me eserciterebbe un potere troppo grande e terribile da immaginare
FRODO: Ma non può restare nella Contea!
GANDALF: No! No, non può.
FRODO: Che devo fare?
GANDALF: Devi andartene. E alla svelta.
FRODO: Dove? Dove vado?
GANDALF: Allontanati dalla Contea. Va' al villaggio di Brea.
FRODO: Brea... Tu cosa farai?
GANDALF: Io ti aspetterò, alla locanda del "Puledro Impennato".
FRODO: L'Anello sarà al sicuro lì?
GANDALF: Non lo so, Frodo. Non so darti una risposta. Devo vedere il capo del mio ordine. È saggio, e potente. Fidati, Frodo. Lui saprà cosa fare. Lascerai dietro di te il nome Baggins. Questo nome non è sicuro fuori dalla Contea. Viaggia solo di giorno, lontano dalla strada.
FRODO: Posso tagliare attraverso i campi con facilità.
GANDALF: Mio caro Frodo. Gli Hobbit sono creature davvero straordinarie. Puoi imparare quanto c'è da sapere sulle loro usanze in un mese, eppure, dopo cento anni, riescono ancora a sorprenderti. Sta' giù.
SAM: Ah!
GANDALF: Per tutti i diavoli, Sam Gamgee! Stavi origliando?
SAM: Non origliavo niente, signore, davvero. Tagliavo solo l'erba sotto la finestra lì. Se mi seguite...
GANDALF: È un po' tardi per potare l'aiuola, non credi?
SAM: Le voci erano alte...
GANDALF: Cos'hai sentito? Parla!
SAM: N-n-n-niente d'importante. Ho sentito un sacco di cose su un anello e un Oscuro Signore, e forse sulla fine del mondo, ma, vi prego, vossignoria, non fatemi del male. Non trasformatemi in una strana creatura...
GANDALF: No? Forse no... Ho pensato a una soluzione migliore. Vieni, Sam, tieni il passo. State attenti, tutti e due. Il nemico ha molte spie al suo servizio: uccelli, bestie... È al sicuro? Non metterlo mai. Attirerebbe i servi dell'Oscuro Signore. Rammenta sempre, Frodo: l'Anello sta cercando di tornare al suo padrone. Vuole essere trovato. Ah!
SAM: Ci siamo.
FRODO: Che vuoi dire?
SAM: Se faccio ancora un passo, non sarò mai stato così lontano da casa mia.
FRODO: Forza, Sam. Ricorda cosa dceva Bilbo. "È pericoloso, ...
BILBO: "... Frodo, uscire dalla porta. Ti metti in strada, e se non dirigi bene i piedi, non si sa dove puoi finire spazzato via".



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SARUMAN: Il fumo si alza dal monte Fato. L'ora è tarda, e Gandalf il Grigio cavalca verso Isengard, in cerca del mio consiglio. Perché è per questo che sei venuto, non è così? Il mio vecchio amico...
GANDALF: Saruman.
SARUMAN: Ne sei sicuro?
GANDALF: Senza alcun dubbio.
SARUMAN: Così l'Anello del Potere è stato trovato.
GANDALF: In tutti questi lunghi anni è stato nella Contea, sotto il mio naso.
SARUMAN: E non hai avuto la capacità di riconoscerlo. Il tuo amore per la foglia-pipa dei Mezzuomini ti ha rallentato il cervello.
GANDALF: Ma abbiamo ancora tempo, tempo per contrastare Sauron, se agiamo in fretta.
SARUMAN: Tempo? Quanto tempo credi che abbiamo? Sauron ha riacquistato molto del suo antico potere. Non può ancora assumere forma fisica, ma il suo spirito non ha perduto nulla della sua potenza. Rinchiuso nella sua fortezza, il Signore di Mordor vede, tutto. Il suo sguardo trafigge nuvole, ombra, terra e... carne. Sai a cosa mi riferisco, Gandalf. Un grande occhio, senza palpebre, avvolto nelle fiamme.
GANDALF: Sì, è Sauron.
SARUMAN: Sta richiamando a lui tutto il male. Presto avrà radunato un esercito abbastanza imponente da lanciare un attacco alla Terra di Mezzo.
GANDALF: Sai questo? Come?
SARUMAN: Perché l'ho visto.
GANDALF: Un palantír è un attrezzo pericoloso, Saruman.
SARUMAN: Perché? Perché dovremmo noi temere di usarlo?
GANDALF: Non possono spiegarci tutto, le perdute pietre veggenti. Non sappiamo chi altri potrebbe stare a guardare.
SARUMAN: L'ora è più tarda di quanto credi. Le forze di Sauron si stanno già muovendo. I Nove hanno lasciato Minas Morgul.
GANDALF: I Nove?
SARUMAN: Hanno attraversato il fiume Isen la vigilia di Mezz'Estate, travestiti da cavalieri neri.
GANDALF: Hanno raggiunto la Contea?
SARUMAN: Troveranno l'Anello. E uccideranno colui che lo porta.
GANDALF: Frodo!
SARUMAN: Non avrai pensato che un Hobbit potesse contrastare la volontà di Sauron?
Nessuno può farlo. Contro il potere di Mordor non ci può essere vittoria. Noi dobbiamo unirci a lui, Gandalf. Dobbiamo unirci a Sauron. Sarebbe saggio, amico mio.
GANDALF: Dimmi, amico... da quando Saruman il Saggio ha abbandonato la ragione per la pazzia?
SARUMAN: Ti ho dato la possibilità di aiutarmi spontaneamente, ma tu hai scelto la via del dolore!



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SAM: Padron Frodo? Frodo! Frodo! Credevo di avervi perso.
FRODO: Ma di che stai parlando?
SAM: È una cosa che ha detto Gandalf.
FRODO: Che cosa ha detto?
SAM: "Non devi perderlo, Samwise Gamgee". E non voglio farlo.
FRODO: Sam, siamo ancora nella Contea. Cosa potrebbe accadere?
PIPINO: Frodo! Merry, è Frodo Baggins!
MERRY: Salve, Frodo.
SAM: Levati! Frodo, state bene?
FRODO: Cos'è questa storia?
MERRY: Sam, tieni qua.
SAM: Questo l'avete rubato al vecchio Maggot!
MERRY: E questo...
MAGGOT: Se vi prendo, stavolta non la passate liscia! Via dal mio campo, se no vi giuro che ve ne farò pentire! Andate via subito!
SAM: Ooh.
MERRY: Non capisco perché è così arrabbiato. Si tratta solo di qualche carota.
PIPINO: E di qualche cavolo. Ah, e di quei sacchi di patate che abbiamo preso la settimana scorsa. E poi i funghi la settimana prima...
MERRY: Sì, Pipino. Sai che ti dico? Per me se la prende troppo. Correte!
PIPINO: Oh. Per un pelo.
MERRY: Ohhh. Credo di essermi rotto qualcosa. Ohhh.
SAM: Vatti a fidare di un Brandybuck e di un Tuc.
MERRY: Come? È stata solo una deviazione, una scorciatoia.
SAM: Una scorciatoia per dove?
PIPINO: Quelli sono funghi! Questo è mio!
MERRY: Questo sì che è bello!
PIPINO: Vedrai che profumo, Sam.
FRODO: È meglio toglierci dalla strada. Nascondetevi! Presto!
PIPINO: Avete visto quanti ne abbiamo presi?
MERRY: Smettila, sono anche miei!
SAM: Zitto!
MERRY: Quello cos'era?



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SAM: Vedete niente?
FRODO: Niente!
PIPINO: Ma che succede?
MERRY: Quel Cavaliere Nero cercava qualcosa. O qualcuno... Frodo?
SAM: State giù!
FRODO: Devo lasciare la Contea. Sam e io dobbiamo andare a Brea.
MERRY: Bene... Il Traghetto di Buckburgo! Seguitemi. Scappiamo!
SAM: Frodo!
MERRY: Di qua, seguitemi!
SAM: Frodo! Frodo!
MERRY: Slega la corda, Sam!
SAM: Frodo!
PIPINO: Corri, Frodo! Presto, corri! Corri, Frodo!
SAM: Salta!
FRODO: Qual è il prossimo attracco?
MERRY: Il ponte sul Brandivino. Tra venti miglia.



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FRODO: Andiamo.
PORTIERE: Che volete?
FRODO: Siamo diretti al "Puledro Impennato".
PORTIERE: Hobbit. Quattro Hobbit! Che tipo di affari vi porta a Brea?
FRODO: Vogliamo alloggiare alla locanda. I nostri affari ci appartengono.
PORTIERE: Va bene, giovanotto, non volevo offendere. È mio dovere fare domande quando si fa buio. Dicono che c'è gente strana in giro. Non si è mai troppo prudenti.
UOMO: Levatevi di mezzo! Guarda dove metti i piedi, giovane Hobbit. Sembrano dei pulcini bagnati. Ah, ah, ah!
FRODO: Scusate.
OSTE: Oh, buonasera, piccoli signori. Se cercate un alloggio abbiamo disponibili delle belle, comode stanze a misura di Hobbit, signor...
FRODO: Sottocolle. Mi chiamo Sottocolle.
OSTE: Sottocolle, sì...
FRODO: Siamo amici di Gandalf il Grigio. Gli dite che siamo arrivati?
OSTE: Gandalf? Gandalf... Oh.... sì, ricordo. Un tipo anziano. Folta barba grigia, cappello a punta, eh? Non lo vedo da sei mesi.
SAM: E ora che facciamo?
FRODO: Sam, si farà vivo. Arriverà.
UOMO: E levati di mezzo!
PIPINO: Che cos'è?
MERRY: Questa, amico mio, è una pinta.
PIPINO: Si vende a pinte?
MERRY: Hm-hm.
PIPINO: Ne prendo una.
SAM: Ne hai già presa una metà intera! Quel tipo non ha fatto che guardarvi da quando siamo arrivati.
FRODO: Scusate. Quell'uomo lì all'angolo. Chi è?
OSTE: È uno dei Raminghi. Gente pericolosa, vaga per le Terre Selvagge. Come si chiama veramente non l'ho mai saputo, ma da queste parti lo chiamano Grampasso.
FRODO: Grampasso...
ANELLO: Baggins. Baggins. Baggins. Baggins. Baggins.
PIPINO: Baggins? Ma certo che conosco un Baggins. Eccolo lì, Frodo Baggins, mio cugino di secondo grado, se consideriamo da parte di mia madre, di terzo grado se consideriamo da parte di mio padre...
FRODO: Pipino!
PIPINO: Attento, Frodo!
FOLLA: Oh! Dov'è finito? È sparito!
SAURON: Non puoi nasconderti. Io ti vedo. Non c'è vita nel vuoto. Solo morte.
GRAMPASSO Attirate troppa attenzione su di voi, signor Sottocolle.
FRODO: Cosa volete?
GRAMPASSO Che siate più attento. Non è un gingillo quello che portate
FRODO: Io non porto niente.
GRAMPASSO Ah, davvero? Io posso evitare di essere visto, se lo desidero, ma sparire del tutto... questo è un dono raro.
FRODO: Chi siete?
GRAMPASSO Avete paura?
FRODO: Sì.
GRAMPASSO Non ne avete abbastanza. So cosa vi dà la caccia.
SAM: Lascialo, o ti sistemo, Gambelunghe!
GRAMPASSO Sei risoluto, piccolo Hobbit. Ma questo non ti salverà. Non puoi più attendere lo stregone, Frodo. Stanno arrivando.



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FRODO: Cosa sono?
GRAMPASSO Una volta erano uomini. Grandi re degli Uomini. Poi Sauron l'Ingannatore diede loro nove anelli del potere. Accecati dall'avidità, li presero senza obiettare. Uno dopo l'altro, caddero nelle tenebre. E ora sono schiavi della sua volontà. Sono i Nazgul, gli Spettri, né vivi né morti. In ogni momento avvertono la presenza dell'Anello, attirati dal potere dell'Unico. Non cesseranno mai di darti la caccia.
FRODO: Dove ci porti?
GRAMPASSO Nelle Terre Selvagge.
MERRY: Chi ce lo dice che questo Grampasso è amico di Gandalf?
FRODO: Non abbiamo altra scelta che fidarci di lui.
SAM: Ma dove ci porta?
GRAMPASSO A Gran Burrone, mastro Gamgee, alla casa di Elrond.
SAM: Avete sentito? A Gran Burrone! Andiamo a trovare gli Elfi.
GRAMPASSO Signori. Ci fermiamo quando cala il sole.
PIPINO: E la colazione?
GRAMPASSO L'avete fatta.
PIPINO: Ne abbiamo fatta una, sì. Ma la seconda colazione?
MERRY: Non credo che conosca la seconda colazione.
PIPINO: E quella delle 11? Il pranzo? Il tè pomeridiano? La cena? Lo spuntino? Questi li conosce, no?
MERRY: Non ci conterei. Pipino!



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SARUMAN: Il potere di Isengard è ai tuoi ordini, Sauron, Signore della Terra.
SAURON: Radunami un esercito degno di Mordor.
I ORCO: Quali ordini da Mordor, mio signore?
II ORCO: Cosa comanda l'Occhio?
SARUMAN: Dobbiamo svolgere un lavoro.
ORCO: Gli alberi sono robusti, mio signore. Le radici sono profonde.
SARUMAN: Sradicateli tutti.



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GRAMPASSO Quella era la grande torre vedetta di Amon Sul. Riposeremo qui stanotte. Sono per voi. Tenetele accanto. Io do un'occhiata in giro. Restate qui.
MERRY: Mi si è rotto il pomodoro.
PIPINO: Mi passi la pancetta?
MERRY: Eccola.
PIPINO: Grazie. Vuoi un pomodoro, Sam?
FRODO: Che cosa fate?
MERRY: Pomodori, salsicce e pancetta croccante.
SAM: Ve ne abbiamo lasciato un po'.
FRODO: Spegnete il fuoco! Spegnetelo!
PIPINO: Che bravo! Cenere sui miei pomodori!
FRODO: Correte!
SAM: Indietro, maledetti!
FRODO: Ahhh!
SAM: Frodo! Frodo!
FRODO: Oh, Sam.
SAM: Grampasso! Aiutalo, Grampasso!
GRAMPASSO È stato colpito con un pugnale Morgul. Non sono in grado di curare quella ferita. Gli occorre una medicina elfica. Presto!
SAM: Gran Burrone dista sei giorni da qui! Non ce la farà mai!
FRODO: Gandalf!
GRAMPASSO Resisti, Frodo.
FRODO: Gandalf!



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GANDALF: Fetch Gwaihir, fetch Gwaihir...



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SAM: Padron Frodo? Sta diventando freddo!
PIPINO: Dici che morirà?
GRAMPASSO Sta entrando nel mondo dell'Ombra. Presto diverrà uno Spettro come loro.
MERRY: Sono vicini.
GRAMPASSO Sam, conosci la pianta Athelas?
SAM: Athelas?
GRAMPASSO Foglia di re.
SAM: Foglia di re... Ah, è un'erba.
GRAMPASSO Rallenterebbe l'avvelenamento. Presto!
ARWEN: Cosa vedo... Un Ramingo colto alla sprovvista. Frodo... Im Arwen. Telin le thaed. Lasto beth nîn, tolo dan na ngalad.
MERRY: Chi è?
ARWEN: Frodo.
SAM: È un'Elfo.
ARWEN: Perde forza. Non resisterà a lungo. Dobbiamo portarlo da mio padre. Sono due giorni che vi cerco.
SAM: Dove lo portate?
ARWEN: Ci sono cinque Spettri dietro di voi. Dove sono gli altri quattro io non lo so.
GRAMPASSO Dartho guin Berian. Rych le ad tolthathon.
ARWEN: Hon mabathon. Rochon ellint im.
GRAMPASSO Andelu i ven.
PIPINO: Che stanno dicendo?
ARWEN: Frodo fîr. Ae athradon i hir, tur gwaith nîn beriatha hon. Non ho paura di loro.
GRAMPASSO Be iest lîn. Arwen, fai in fretta. Non voltarti indietro.
ARWEN: Noro lim, Asfaloth, noro lim!
SAM: Che cosa fai? Gli Spettri sono ancora in giro!
ARWEN: Noro lim, Asfaloth!
NAZGUL: Dacci il Mezzuomo, Elfo femmina!
ARWEN: Se volete averlo, venite a prendervelo. Nîn o Chithaeglir, lasto beth daer, Rimmo nîn Bruinen dan in Ulaer! Nîn o Chithaeglir, lasto beth daer, Rimmo nîn Bruinen dan in Ulaer! No! No! Frodo, no! Frodo, non arrenderti! Non adesso! Ciè che la grazia mi ha concesso fa' che vada a lui. Fa' che sia risparmiato. Salvalo.
ELROND: Lasto beth nîn. Tolo dan na ngalad.



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FRODO: Dove sono?
GANDALF: Nella casa di Elrond. E sono le 10 del mattino del 24 ottobre, se vuoi saperlo.
FRODO: Gandalf!
GANDALF: Sì, sono qui. Anche tu sei fortunato ad essere qui. Ancora poche ore, e ogni nostro aiuto sarebbe stato vano. Ma tu ne hai tanta di forza, mio caro Hobbit.
FRODO: Che è successo, Gandalf? Perché non ci hai incontrati?
GANDALF: Oh, mi dispiace, Frodo. Sono stato trattenuto.
SARUMAN: Un'amicizia con Saruman non si getta via così facilmente. Una cattiva azione ne merita un'altra. È finita. Abbraccia il potere dell'Anello, o abbraccia la tua distruzione!
GANDALF: Esiste un solo Signore dell'Anello. Solo uno può piegarlo alla sua volontà. Ed egli non divide il potere.
SARUMAN: E così hai scelto. Morte.



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FRODO: Gandalf? Cosa c'è?
GANDALF: Niente, Frodo.
SAM: Frodo! Frodo!
FRODO: Sam!
SAM: Meno male, siete sveglio!
GANDALF: È stato quasi sempre al tuo fianco.
SAM: Eravamo in pensiero per voi. Vero, vossignoria?
GANDALF: Grazie al sapere di re Elrond, stai cominciando a guarire.
ELROND: Benvenuto a Gran Burrone, Frodo Baggins.
FRODO: Bilbo!
BILBO: Buondì, Frodo, mio caro!
FRODO: Bilbo! "Andata e ritorno... Un racconto Hobbit di Bilbo Baggins". È magnifico.
BILBO: Intendevo tornare per ammirare i poteri del Bosco Atro, visitare Lago Lungo, vedere di nuovo la Montagna Solitaria. Ma la vecchiaia, a quanto pare, alla fine ha raggiunto anche me.
FRODO: La Contea. La Contea mi manca. Ho passato la mia infanzia a far finta di essere in un altro posto. Insieme a te, in una delle tue avventure. La mia avventura si è dimostrata piuttosto diversa. Io non sono come te, Bilbo.
BILBO: Mio caro ragazzo.
SAM: Vediamo, che ho dimenticato?
FRODO: Già fatto i bagagli?
SAM: Non è male essere pronti.
FRODO: Credevo volessi vedere gli Elfi, Sam.
SAM: È così.
FRODO: Più di ogni cosa.
SAM: Lo volevo. È solo... abbiamo fatto quello che voleva Gandalf, no? Abbiamo portato l'Anello fin qui a Gran Burrone, e pensavo... che visto che state guarendo, saremmo partiti presto... per Hobbiville.
FRODO: Hai ragione, Sam. Abbiamo fatto quello che dovevamo. L'Anello sarà al sicuro a Gran Burrone. Sono pronto a tornare a casa nostra.



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ELROND: Riacquista le forze.
GANDALF: La ferita non guarirà mai del tutto. La porterà con sé, per tutta la vita.
ELROND: Tuttavia, per essere giunto fin qui con l'Anello, l'Hobbit ha dimostrato una straordinaria resistenza alla sua malvagità.
GANDALF: È un fardello che non avrebbe mai dovuto portare. Non possiamo chiedere altro a Frodo.
ELROND: Gandalf, il nemico si muove. Le forze di Sauron si ammassano a Est. Il suo occhio è puntato su Gran Burrone. E Saruman, tu mi dici, ci ha traditi. La lista dei nostri alleati si assottiglia.
GANDALF: Il suo tradimento è più profondo di quanto immagini. Con le arti malefiche Saruman ha incrociato gli Orchi con i Goblin, sta generando un esercito nelle caverne di Isengard. Un esercito che può spostarsi di giorno, e molto velocemente. Saruman sta venendo per l'Anello.
ELROND: Questo anello non può essere occultato per sempre dagli Elfi. Non abbiamo la forza di combattere sia Mordor che Isengard! Gandalf, l'Anello non può restare qui. Il pericolo riguarda tutta la Terra di Mezzo. Ora decidano gli altri come farlo cessare. Il tempo degli Elfi è finito, il mio popolo sta lasciando queste sponde. A chi vi rivolgerete quando ce ne saremo andati? Ai nani? Si nascondono nelle montagne in cerca di ricchezza, indifferenti ai problemi degli altri.
GANDALF: È negli Uomini che dobbiamo riporre le speranze.
ELROND: Gli Uomini? Gli Uomini sono deboli. La razza degli Uomini sta svanendo. I discendenti di Numenor sono spossati, hanno dimenticato orgoglio e dignità. È a causa degli Uomini che l'Anello vive ancora. Io ero lì, Gandalf. Ero lì, tremila anni fa... Quando Isildur prese l'Anello. Ero lì il giorno in cui la forza degli Uomini venne meno. Isildur! Presto, seguimi! Condussi Isildur nel cuore del monte Fato. Gettalo! Dov'era stato forgiato l'Anello, l'unico luogo in cui poteva essere distrutto. Gettalo tra le fiamme! Distruggilo!
ISILDUR: No.
ELROND: Isildur! Sarebbe dovuto cessare quel giorno. Ma al male fu permesso di perdurare. Isildur tenne l'Anello. La stirpe dei Re fu spezzata. Non c'è più forza tra gli Uomini. Sono dispersi, divisi, senza guida.
GANDALF: Esiste qualcuno che può riunirli, uno che può rivendicare il trono di Gondor.
ELROND: Ha lasciato quella strada molto tempo fa. Ha scelto l'esilio.



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BOROMIR: Ah... i frammenti di Narsil. La lama che staccò l'Anello dalla mano di Sauron. Ah! È ancora affilata. Ma è un cimelio in frantumi.
ARWEN: Perché temi il passato? Tu sei l'erede di Isildur, non Isildur stesso. Non sei legato al suo destino.
GRAMPASSO Lo stesso sangue scorre nelle mie vene. La stessa debolezza.
ARWEN: Il tuo momento arriverà. Affronterai lo stesso maligno. E tu lo sconfiggerai. A si i-Dhúath ú-orthor, Aragorn. Ú or le a ú or nin.



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ARWEN: Renich i lú i erui govannem?
GRAMPASSO Nauthannen i ned ôl reniannen.
ARWEN: Gwenwin in enninath. Ú-'arnech in naeth i si celich. Renech i beth i pennen?
GRAMPASSO Hai detto che ti saresti legata a me, rinunciando all'immortalità del tuo popolo.
ARWEN: E a questo mi attengo. Preferirei dividere una sola vita con te, che affrontare tutte le Ere di questo mondo da sola. Io scelgo una vita mortale.
GRAMPASSO Non puoi darmi questa.
ARWEN: È mia, da donare a colui che desidero. Come il mio cuore.



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ELROND: Stranieri di remoti paesi, amici di vecchia data. Siete stati convocati per rispondere alla minaccia di Mordor. La Terra di Mezzo è sull'orlo della distruzione. Nessuno può sfuggire. O vi unirete o crollerete. Ogni razza è obbligata a questo fato, a questa sorte drammatica. Porta qui l'Anello, Frodo.
BOROMIR: Allora è vero.
UOMO: L'Anello di Sauron, l'Anello del Potere. La rovina dell'Uomo.
BOROMIR: Questo è un dono. Un dono ai nemici di Mordor. Perché non usare l'Anello? A lungo mio padre, Sovrintendente di Gondor, ha tenuto le forze di Mordor a bada. Grazie al sangue del nostro popolo, tutte le vostre terre sono rimaste al sicuro.
Date a Gondor l'arma del nemico. Usiamola contro di lui!
GRAMPASSO Non potete servirvene. Nessuno di noi può. L'Unico Anello risponde soltanto a Sauron. Non ha altri padroni.
BOROMIR: E cosa ne sa un Ramingo di questa faccenda?
LEGOLAS: Non è un semplice Ramingo. Lui è Aragorn, figlio di Arathorn. Si deve a lui la vostra alleanza.
BOROMIR: Aragorn? Questo è l'erede di Isildur?
LEGOLAS: Ed erede al trono di Gondor.
ARAGORN: Havo dad, Legolas.
BOROMIR: Gondor non ha un re. A Gondor non serve un re.
GANDALF: Ha ragione Aragorn. Non possiamo servircene.
ELROND: Non esiste altra scelta. L'Anello deve essere distrutto.
GIMLI: Allora cosa aspettiamo? Ah!
ELROND: L'Anello non può essere distrutto qui, Gimli, figlio di Gloin, qualunque sia l'arte che noi possediamo. L'Anello fu forgiato tra le fiamme del monte Fato. Solo lì può essere annientato. Dev'essere condotto nel paese di Mordor, e va ributtato nel baratro infuocato da cui è venuto. Uno di voi deve farlo.
BOROMIR: Non si entra con facilità a Mordor. I suoi cancelli neri sono sorvegliati da più che meri Orchi. Lì c'è il male che non dorme mai. E il grande Occhio è sempre all'erta. È una landa desolata, squassata da fiamme, cenere e polvere. L'aria stessa che si respira è un'esalazione velenosa. Neanche con diecimila uomini sarebbe possibile. È una follia.
LEGOLAS: Non avete sentito ciò che ha detto re Elrond? L'Anello deve essere distrutto!
GIMLI: E suppongo che pensi che sarai tu a farlo!
BOROMIR: E se falliamo, cosa accadrà? Cosa accadrà quando Sauron si riprenderà ciò che è suo?
GIMLI: Sarò morto prima di vedere l'Anello nelle mani di un Elfo! Nessuno si fida di un Elfo!
GANDALF: Ma non capite? Mentre bisticciamo fra noi, il potere di Sauron si accresce! Nessuno può sfuggirgli! Sarete tutti distrutti!
ANELLO: Ash nazg durbatuluk, Ash nazg gimbatul, Ash nazg thrakatuluk, Agh burzum-ishi krimpatul.
FRODO: Lo porterò io! Lo porterò io! Porterò io l'Anello a Mordor. Solo... non conosco la strada.
GANDALF: Ti aiuterò a portare questo fardello, Frodo Baggins. Finché dovrai portarlo.
ARAGORN: Se con la mia vita o la mia morte riuscirò a proteggerti, io lo farò. Hai la mia spada.
LEGOLAS: E hai il mio arco.
GIMLI: E la mia ascia.
BOROMIR: Reggi il destino di tutti noi, piccoletto. Se questa è la volontà del Consiglio, allora Gondor la seguirà.
SAM: Ehi! Padron Frodo non si muoverà senza di me.
ELROND: No, certo, è quasi impossibile separarvi. Anche quando lui viene convocato ad un Consiglio segreto e tu non lo sei.
MERRY: Ehi! Veniamo anche noi! Dovrete mandarci a casa legati in un sacco per fermarci.
PIPINO: Comunque, ci vogliono persone intelligenti per questoo genere di... missioni. Ricerche. Cose.
MERRY: Ma così ti autoescludi, Pipino.
ELROND: Nove compagni. E sia! Voi sarete la Compagnia dell'Anello.
PIPINO: Grandioso. Dov'è che andiamo?



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BILBO: La mia vecchia spada, Pungolo. Tieni, prendila, prendila.
FRODO: È leggera.
BILBO: Sì, sì. Fatta dagli Elfi, sai? La lama si illumina di blu quando ci sono Orchi nelle vicinanze. Ed è in momenti come questi, giovanotto, che devi essere ancora più prudente. Ecco un oggetto grazioso: Mithril, eh, eh, eh. Leggera come una piuma, e dura come le scaglie di drago. Fammi vedere come ti sta. Avanti. Oh... il... mio vecchio anello. Oh! Mi piacerebbe moltissimo tenerlo in mano un'ultima volta. Ah! Mi dispiace di averti coinvolto, ragazzo mio. Mi dispiace che tu debba portare questo peso. Mi dispiace per tutto...



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GANDALF: Seguiremo questa direzione ad Ovest delle Montagne Nebbiose per quaranta giorni. Se la fortuna ci assiste, la Breccia di Rohan sarà ancora aperta, e da lì volteremo verso Est, per Mordor.
BOROMIR: Due, uno, cinque. Bene! Molto bene.
ARAGORN: Muovi i piedi.
MERRY: Bravo, Pipino.
PIPINO: Grazie.
MERRY: Più veloce. Più veloce!
GIMLI: Se qualcuno chiedesse la mia opinione, e noto che nessuno la chiede, direi che abbiamo preso la strada più lunga. Gandalf, potremmo attraversare le Miniere di Moria. Mio cugino Balin ci darebbe un benvenuto regale.
GANDALF: No, Gimli. Non prenderei la strada attraverso Moria a meno che non avessi altra scelta.
MERRY: Due, uno, cinque. Da capo.
PIPINO: Ahhh.
BOROMIR: Scusa. Ah!
PIPINO: Prendilo!
MERRY: Ah! Per la Contea!
MERRY: Tienilo, tienilo! Gli ho preso il braccio!
SAM: Che cos'è?
GIMLI: Niente. Solo una nuvoletta.
BOROMIR: Si sposta velocemente. E controvento.
LEGOLAS: I Crebain da Duneland!
ARAGORN: Via!
BOROMIR: Merry!
ARAGORN: Frodo!
BOROMIR: Pipino!
FRODO: Sam, al riparo!
GANDALF: Spie di Saruman. Il passaggio a Sud è sorvegliato. Dobbiamo prendere il Passo di Caradhras.



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FRODO: Ah!
ARAGORN: Frodo! Boromir.
BOROMIR: Che strano destino. Dobbiamo provare tanti timori e dubbi per una cosa così piccola. Un oggettino...
ARAGORN: Boromir! Da' l'Anello a Frodo.
BOROMIR: Come desideri. Non mi interessa. Eh, eh.
SARUMAN: Così, Gandalf, hai tentato di condurli per Caradhras. E se poi fallisci? Allora dove andrai? Se la montagna ti sconfigge, rischierai una via più insidiosa?
LEGOLAS: C'è un'empia voce nell'aria.
GANDALF: È Saruman!
ARAGORN: Vuole buttare giù la montagna! Gandalf, dobbiamo tornare indietro!
GANDALF: No!! Losto Caradhras, sedho, hodo, nuitho i 'ruith!
SARUMAN: Cuiva nwalca Carnirassë! Nai yarvaxëa rasselya taltuva ñotto-carinnar!
LEGOLAS: Frodo!
GIMLI: Ah!
BOROMIR: Dobbiamo abbandonare la montagna! Verso la Breccia di Rohan! Prendete la via Ovest per la mia città!
ARAGORN: La Breccia di Rohan ci porta troppo vicini a Isengard.
GIMLI: Non possiamo passare sopra le montagne. Passiamoci sotto! Attraverso le Miniere di Moria.
SARUMAN: Moria. Hai paura di quelle Miniere. I Nani hanno scavato troppo a fondo e con troppa avidità. Sai cos'hanno risvegliato nell'oscurità di Khazad-dûm? Ombra... e fiamme.
GANDALF: Colui che porta l'Anello decida. Frodo?
FRODO: Attraverseremo le Miniere.
GANDALF: Così sia fatto.



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GIMLI: Oh, le mura di Moria.
GANDALF: Dunque, vediamo... Ithildin. Riflette solo i raggi del Sole e della Luna. C'è scritto: "Le porte di Durin, Signore di Moria. Dite amici ed entrate".
MERRY: E che cosa vorrebbe dire?
GANDALF: Oh, è semplice. Se uno è amico dice la parola magica, e le porte si aprono. Annon Edhellen edro hi ammen! Ando Eldarinwa a lasta quettanya, Fenda Casarinwa!
ARAGORN: Le miniere non sono adatte a un pony. Anche se è coraggioso come Bill.
SAM: Addio, Bill.
ARAGORN: Vai, Bill. Vai. Non preoccuparti, Sam. Conosce la via di casa. Non disturbare l'acqua.
GANDALF: Oh, apriti... Non so, non so... Edro... Edro...
FRODO: È un enigma. Dite amici ed entrate. Qual è la parola elfica per "amici"?
GANDALF: Uh? Mellon! Oh, oh, oh!
GIMLI: Preso, Mastro Elfo, gusterai la leggendaria ospitalità dei Nani! Grandi falò, birra di malto, carne stagionata con l'osso! Questa, amico mio, è la casa di mio cugino Balin. E la chiamano una miniera. Una miniera!
BOROMIR: Non è una miniera. È una tomba.
GIMLI: No! No! Nooo!
LEGOLAS: I Goblin!
GIMLI: Aaah!
BOROMIR: Dirigiamoci alla Breccia di Rohan. Non saremmo mai dovuti venire qui. E ora andiamocene. Fuori!
MERRY: Frodo! Frodo!
PIPINO: Frodo! No!
SAM: Grampasso! Lascialo stare!
MERRY: Aragorn!
FRODO: Ahhh...
MERRY: Frodo!
FRODO: Aragorn! Aaah!
GANDALF: Nelle miniere!
BOROMIR: Legolas! Nella caverna!
PIPINO: Correte!



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GANDALF: Non abbiamo altra scelta. Dobbiamo affrontare le lunghe tenebre di Moria. State in guardia. Ci sono cose più antiche e più malvage degli Orchi, nelle profondità della terra. Ora silenzio. È un viaggio di quattro giorni fino all'altra parte. Speriamo che la nostra presenza passi inosservata.
MERRY: Pipino!
GANDALF: Non ho memoria di questo posto.
PIPINO: Ci siamo persi?
MERRY: No.
PIPINO: Credo di sì.
MERRY: Shhh. Gandalf sta pensando.
PIPINO: Merry...
MERRY: Che vuoi?
PIPINO: Ho fame.
FRODO: C'è qualcosa laggiù!
GANDALF: È Gollum.
FRODO: Gollum?
GANDALF: Sono tre giorni che ci segue.
FRODO: È fuggito dai sotterranei di Barad-dûr?
GANDALF: Fuggito. O lasciato andare? Lui odia e ama l'Anello, proprio come odia e ama sé stesso. Non si libererà mai del bisogno di averlo.
FRODO: Che peccato che Bilbo non l'abbia ucciso quando poteva.
GANDALF: Peccato? È stata la pena che gli ha fermato la mano. Molti di quelli che vivono meritano la morte, e molti di quelli che muoiono meritano la vita. Tu sei in grado di valutare, Frodo? Non essere troppo ansioso di elargire morte e giudizi. Anche i più saggi non conoscono tutti gli esiti. Il mio cuore mi dice che Gollum ha ancora una parte da recitare, nel bene o nel male, prima che la storia finisca. La pietà di Bilbo può decidere il destino di molti.
FRODO: Vorrei che l'Anello non fosse mai venuto da me. Vorrei che non fosse accaduto nulla.
GANDALF: Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi, ma non spetta a loro decidere. Possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso. Ci sono altre forze che agiscono in questo mondo, Frodo, a parte la volontà del Male. Bilbo era destinato a trovare l'Anello, nel qual caso anche tu eri destinato ad averlo. E questo è un pensiero incoraggiante. Ah! Quella è la via.
MERRY: Se l'è ricordata.
GANDALF: No, ma laggiù l'aria non ha un odore così fetido. Quando sei in dubbio, Meriadoc, segui sempre il tuo naso. Voglio osare un po' più di luce. Ammirate il grande reame e la città dei Nani: Nanosterro.
SAM: Ti fa spalancare gli occhi, certo.



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GIMLI: Oh!
GANDALF: Gimli!
GIMLI: No! No! No! Ah!
GANDALF: "Qui giace Balin, figlio di Fundin, Signore di Moria." È morto, dunque.
GIMLI: Oh, no!
GANDALF: È come temevo.
GIMLI: Oh! Kilmin malur ni zaram kalil ran arag.
LEGOLAS: Dobbiamo proseguire. Non possiamo indugiare.
GANDALF: "Hanno preso il ponte, e il secondo salone. Abbiamo sbarrato i cancelli, ma non possiamo resistere a lungo. La terra trema. Tamburi. Tamburi negli abissi. Non possiamo più uscire. Un'ombra si muove nel buio. Non possiamo più uscire. Arrivano". Idiota di un Tuc! Gettati tu la prossima volta e liberaci della tua stupidità.
SAM: Frodo!
LEGOLAS: Orchi.
ARAGORN: Indietro! State vicini a Gandalf!
BOROMIR: È un Troll di caverna.
GIMLI: Ah! Che vengano pure. Troveranno che qui a Moria c'è ancora un Nano che respira.
SAM: Aaah! Però, comincio ad abituarmi.
PIPINO: Ah!
ARAGORN: Frodo!
FRODO: Aragorn! Aragorn!
ARAGORN: Frodo!
SAM: Frodo! Frodo!
ARAGORN: Oh no.
SAM: È vivo.
FRODO: Sto bene. Non sono ferito.
ARAGORN: Dovresti essere morto. Quella lancia avrebbe trafitto un cinghiale.
GANDALF: In questo Hobbit c'è più di quanto non colpisca la vista.
GIMLI: Mithril! Tu sei pieno di sorprese, Frodo Baggins.



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GANDALF: Al ponte di Khazad-dûm.
GIMLI: Ah!
BOROMIR: Cos'è questa nuova diavoleria?
GANDALF: Un Balrog. Un demone del mondo antico. È un nemico al di là delle vostre forze. Fuggiamo!
ARAGORN: Gandalf!
GANDALF: Conducili fuori, Aragorn. Il ponte è vicino. Fa' come ti dico! Ormai le spade non sono più utili!
LEGOLAS: Gandalf!
BOROMIR: Merry! Pipino!
ARAGORN: Sam.
GIMLI: No, nessuno può lanciare un Nano. Ah! La barba no!
ARAGORN: Frodo! Resta qui. Fermo! Aspetta! Chinati. Aspetta.
LEGOLAS: Forza!
GANDALF: Al ponte! Avanti! Tu non puoi passare!
FRODO: Gandalf!
GANDALF: Sono un servitore del Fuoco Segreto, e reggo la fiamma di Anor! Il fuoco oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udun! No! Ritorna nell'ombra! Tu non puoi passare!
BOROMIR: No! No!
FRODO: Gandalf!
GANDALF: Fuggite, sciocchi!
FRODO: Nooo! No!
BOROMIR: Aragorn!
FRODO: Nooo!
ARAGORN: Legolas, falli alzare.
BOROMIR: Concedi loro un momento, te ne prego!
ARAGORN: Stanotte queste colline brulicheranno di Orchi. Dobbiamo arrivare ai boschi di Lothlorien. Andiamo, Boromir. Legolas, Gimli, falli alzare. In piedi, Sam. Frodo. Frodo!



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GIMLI: Shh! State vicini, giovani Hobbit! Dicono che vive una grande fattucchiera in questi boschi. Una strega-elfo con poteri straordinari. Tutti quelli che la guardano cadono sotto il suo incantesimo.
GALADRIEL: Frodo.
GIMLI: E non li si vede più.
GALADRIEL: La tua venuta tra noi è come le orme della rovina. Rechi un grande male qui, portatore dell'Anello.
SAM: Padron Frodo.
GIMLI: Beh, ecco un Nano che lei non intrappolerà tanto facilmente. Ho gli occhi di un'aquila e le orecchie di una volpe, io. Uh...
HALDIR: Il Nano respira così forte che potevamo colpirlo nel buio.
ARAGORN: Haldir o Lórien. Henio aníron, boe ammen i dulu lîn. Boe ammen veriad lîn.
GIMLI: Aragorn! Questi boschi sono pericolosi! Torniamo indietro!
HALDIR: Siete entrati nel reame della Dama dei Boschi. Non potete tornare indietro. Venite. Lei aspetta.
CELEBORN: Otto sono qui, eppure nove si sono allontanati da Gran Burrone. Dimmi, dov'è Gandalf? Perché molto desidero parlare con lui.
GALADRIEL: Egli è caduto nell'ombra. La vostra missione è sulla lama di un coltello. Una piccola deviazione ed essa fallirà, per la rovina di tutti. Ma la speranza permane, fin quando la Compagnia sarà fedele. Che i vostri cuori non si turbino. Ora andate a riposare, perché siete logori dal dolore e dalla molta fatica. Stanotte dormirete in pace. Benvenuto, Frodo della Contea, colui che ha visto l'Occhio.
LEGOLAS: Un lamento per Gandalf.
MERRY: Cosa significano queste parole?
LEGOLAS: Non ho il cuore di dirtelo. Per me il dolore è ancora troppo vicino.
ARAGORN: Cerca di riposare. Questi confini sono ben protetti.
BOROMIR: Non troverò riposo qui. Ho sentito la voce di lei nella mia testa. Parlava di mio padre e della caduta di Gondor. Mi ha detto: "Perfino adesso la speranza è rimasta". Ma non riesco a vederla. È da molto che non abbiamo più speranze. Mio padre è un nobile uomo, ma la sua guida si indebolisce. E... e il nostro... e il nostro popolo perde fiducia.Guarda a me per riordinare le cose, e io lo farei. Vedrei la gloria di Gondor ristabilita. Ah! Tu l'hai mai vista, Aragorn? La bianca torre di Ecthelion. Luccica come una lancia di perle e di argento. I suoi vessilli catturati dal vento del mattino. Sei mai stato accolto a casa dal chiaro suono di trombe d'argento?
ARAGORN: Ho visto Minas Tirith. Tempo fa.
BOROMIR: Un giorno, le nostre vie ci condurranno lì. E la guardia della torre leverà il grido: "I signori di Gondor sono tornati!".



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GALADRIEL: Desideri guardare nello specchio?
FRODO: Che cosa vedrò?
GALADRIEL: Nemmeno il più saggio può dirlo. Lo specchio mostra molte cose. Cose che furono, cose che sono, e alcune cose che devono ancora verificarsi.
FRODO: No!
GALADRIEL: Io so cos'è che hai visto. Perché è anche nella mia mente. È ciò che si verificherà se tu dovessi fallire. La Compagnia si sta disperdendo. La cosa è già cominciata. Tenterà di prendere l'Anello. Tu sai a chi mi riferisco. Uno a uno, l'Anello li distruggerà tutti.
FRODO: Se me lo chiedi, io ti darò l'Unico Anello.
GALADRIEL: Me lo offri di tua iniziativa? Non nego che il mio cuore l'ha desiderato a lungo. Al posto dell'Oscuro Signore tu avresti una Regina! Non oscura, ma bellissima e terribile come l'alba! Infida come il mare! Più forte delle fondamenta della Terra! E tutti mi ameranno, disperandosi! Ho superato la prova. Perderò i poteri, me ne andrò all'Ovest, e rimarrò Galadriel.
FRODO: Non posso farcela da solo.
GALADRIEL: Sei il portatore dell'Anello, Frodo. Portare l'Anello del Potere vuol dire essere soli. Questo incarico è stato affidato a te, e se tu non troverai il modo, nessuno potrà.
FRODO: Allora so cosa devo fare. È solo... che ho paura di farlo.
GALADRIEL: Anche la persona più piccola può cambiare il corso del futuro.



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SARUMAN: Tu sai come gli Orchi sono venuti al mondo? Erano Elfi, una volta. Catturati dai Poteri Oscuri, torturati, e mutilati. Una forma di vita rovinata e terribile. E ora, perfezionata. Miei lottatori Uruk-hai. Di chi siete i servi?
LURTZ: Di Saruman.
SARUMAN: Date loro la caccia! Non fermatevi finché non li trovate! Non conoscete né dolore né paura. Mangerete carne umana! Uno dei Mezzuomini porta una cosa di grande valore. Portatemi gli Hobbit vivi, e incolumi. Uccidete gli altri.



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GALADRIEL: Addio, Frodo Baggins. Ti dono la luce di Earendil, la nostra stella più amata. Namarie. Possa essere per te una luce in luoghi oscuri, quando ogni altra luce si spegne.



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ARAGORN: Frodo. Gli Argonath. A lungo ho desiderato ammirare gli antichi re. La mia stirpe.



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ARAGORN: Attraversiamo il lago al calare del sole. Nascondiamo le barche e andiamo avanti a piedi. Raggiungiamo Mordor da Nord.
GIMLI: Ah, sì? Un modo semplicissimo di farci strada tra gli Emyn Muil? Un labirinto impossibile di rocce affilate come lame. Dopodiché, va ancora meglio! Un suppurato, puzzolente terreno paludoso fin dove occhio può vedere!
ARAGORN: Questa è la nostra strada. Ti consiglio di riposare e recuperare le forze, Mastro Nano.
GIMLI: Recuperare le...? Uh...!
LEGOLAS: Partiamo adesso.
ARAGORN: No. Gli Orchi pattugliano la sponda orientale. Aspettiamo che ci copra l'oscurità.
LEGOLAS: Non è la sponda orientale che mi preoccupa. Un'ombra e una minaccia mi crescono nella mente. Qualcosa si avvicina. Lo sento.
GIMLI: Nessun Nano deve recuperare le forze. Non gli credere, giovane Hobbit.
MERRY: Dov'è Frodo?
BOROMIR: Nessuno di noi dovrebbe vagare da solo, e tu meno di tutti. Tante cose dipendono da te. Frodo? So perché cerchi la solitudine. Soffri, lo vedo giorno dopo giorno. Sei sicuro di non soffrire inutilmente? Ci sono altri modi, Frodo. Altre vie che possiamo prendere.
FRODO: So già cosa mi diresti. Sembrerebbe un consiglio saggio, ma il cuore mi mette in guardia.
BOROMIR: In guardia? Contro cosa? Abbiamo tutti paura, Frodo, ma lasciare che la paura ci faccia distruggere quanlunque speranza abbiamo, non capisci, questa è pazzia.
FRODO: Non esiste altro modo.
BOROMIR: Chiedo solo di avere la forza per difendere il mio popolo! Se tu mi prestassi l'Anello...
FRODO: No!
BOROMIR: Perché indietreggi? Non sono un ladro.
FRODO: Non sei te stesso!
BOROMIR: Quante possibilità credi di avere? Loro ti troveranno. Prenderanno l'Anello. E tu invocherai la morte prima della fine! Idiota! È tuo solo per un malaugurato caso! Poteva essere mio! Dovrebbe essere mio! Dammelo! Dammelo!
FRODO: No!
BOROMIR: Dammelo!
FRODO: No!
BOROMIR: Capisco le tue intenzioni. Vuoi portare l'Anello a Sauron! Ci tradirai! Andrai incontro alla tua morte, alla morte di tutti noi! Maledetto! Maledetto tu e tutti i Mezzuomini! Frodo? Frodo. Che cosa ho fatto? Ti prego, Frodo... Frodo, perdonami! Frodo!
ARAGORN: Frodo.
FRODO: Si è impossessato di Boromir.
ARAGORN: Dov'è l'Anello?
FRODO: Non ti avvicinare!
ARAGORN: Frodo! Ho giurato di proteggerti.
FRODO: Puoi proteggermi da te stesso? Tu lo distruggeresti?
ANELLO: Aragorn. Aragorn. Elessar.
ARAGORN: Sarei venuto con te sino alla fine, tra le fiamme di Mordor.
FRODO: Lo so. Abbi cura degli altri, specialmente di Sam. Lui non capirà.
ARAGORN: Va', Frodo. Scappa. Scappa!



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SAM: Padron Frodo!
URUK-HAI: Trovate il Mezzuomo! Trovate il Mezzuomo!
ARAGORN: Elendil!
LEGOLAS: Aragorn, va'!
MERRY: Frodo!
PIPINO: Nasconditi qui, presto! Dai! Che cosa fa?
MERRY: Se ne va.
PIPINO: No!
MERRY: Pipino!
ARAGORN: Va', Frodo. Scappa.
MERRY: Ehi! Ehi, voi! Sono qua!
PIPINO: Ehi!
MERRY: Sono qua!
PIPINO: Siamo qua! Funziona!
MERRY: Lo vedo che funziona! Scappa!
GIMLI: Ah!
LEGOLAS: Il corno Gondor.
ARAGORN: Boromir!
BOROMIR: Fuggite! Fuggite! Ah!
ARAGORN: No.



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BOROMIR: Hanno preso i piccoletti.
ARAGORN: Sta' fermo.
BOROMIR: Frodo. Dov'è Frodo?
ARAGORN: L'ho lasciato andare.
BOROMIR: Hai fatto quello che io non ho potuto. Ho cercato di togliergli l'Anello.
ARAGORN: L'Anello è lontano da noi, ora.
BOROMIR: Perdonami. Non l'avevo previsto. Vi ho delusi tutti.
ARAGORN: No, Boromir. Hai dimostrato coraggio. Hai conservato il tuo onore.
BOROMIR: Lascia stare! È finita. Il mondo degli Uomini cadrà. Su tutto calerà il buio, e sulla mia città la rovina.
ARAGORN: Io non so quanta forza c'è nel mio sangue, ma ti giuro che non lascerò che Minas Tirith cada. Né che il nostro popolo fallisca.
BOROMIR: Il nostro popolo... Il nostro popolo... Io ti avrei seguito, fratello mio. Mio capitano. Mio re.
ARAGORN: Riposa in pace, figlio di Gondor.
GIMLI: Ah...



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SAM: Frodo!
FRODO: Vorrei che l'Anello non fosse mai venuto da me. Vorrei che non fosse accaduto nulla.
GANDALF: Vale per tutti quelli che vivono in tempi come questi, ma non spetta a loro decidere. Possiamo soltanto decidere cosa fare con il tempo che ci viene concesso.
SAM: Frodo, no! Frodo! Padron Frodo!
FRODO: No, Sam. Torna indietro, Sam. Andrò a Mordor da solo.
SAM: Certo che ci andrete. E io vengo con voi!
FRODO: Non sai nuotare. Sam! Sam!
SAM: Ho fatto una promessa, Padron Frodo. Una promessa: "Non devi perderlo, Samwise Gamgee." E non voglio farlo. Non voglio farlo.
FRODO: Oh, Sam. Andiamo.
LEGOLAS: Presto! Frodo e Sam stanno per raggiungere la sponda orientale. Non intendi seguirli.
ARAGORN: Il destino di Frodo non è più nelle nostre mani.
GIMLI: Allora è stato tutto vano. La Compagnia ha fallito.
ARAGORN: No, se siamo fedeli l'uno all'altro. Non abbandoneremo Merry e Pipino al tormento e alla morte. Non finché ci resterà forza. Lasciate tutto ciò che non vi occorre. Viaggeremo leggeri. Andiamo a caccia di Orchi.
GIMLI: Sì! Ah! Ah!
FRODO: Mordor. Spero che gli altri ci arrivino più facilmente.
SAM: Li aiuterà Grampasso.
FRODO: Io penso che non li rivedremo più.
SAM: Magari sì, Padron Frodo. Magari sì.
FRODO: Sam... Sono contento tu sia con me.

Edited by Black Rose - 15/8/2011, 20:37
 
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Black Rose
CAT_IMG Posted on 15/8/2011, 19:39




Le due torri



GANDALF: Tu non puoi passare!
FRODO: Gandalf!
GANDALF: Sono un servitore del Fuoco Segreto e reggo la fiamma di Anor. Nooo! Ritorna nell'Ombra! ll fuoco oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udun! Tu non puoi passare! Ah!
BOROMIR: No! No!
FRODO: Gandalf!
GANDALF: Fuggite, sciocchi !
FRODO: Nooo! Gandalf!
SAM: Cosa c'è, padron Frodo?
FRODO: Nulla. È stato un sogno.



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SAM: Mordor. Il solo posto della Terra di Mezzo che non vogliamo vedere da vicino. Ed è il solo posto che cerchiamo di raggiungere... e che non riusciamo a raggiungere. È la verità, padron Frodo. Ci siamo persi. Gandalf non voleva che prendessimo questa via.
FRODO: Non voleva che accadessero molte cose, Sam, ma sono accadute.
SAM: Padron Frodo? È l'Anello, non è vero?
FRODO: Diventa più pesante. Di cibo cosa ci è rimasto?
SAM: Vediamo. Ah, sì, magnifico. Del pan di via. E guardate! Ancora pan di via. Di solito non amo il cibo straniero, ma questa roba elfica non è male.
FRODO: Nulla ti abbatte mai di spirito, vero, Sam?
SAM: Quelle nuvolacce sì. Questo posto mi sembra familiare.
FRODO: Perché ci siamo già passati. Stiamo girando in tondo.
SAM: Ah! Cos'è quest'orribile tanfo? Ci dev'essere una palude fetida. Sentite che odore?
FRODO: Sì. Lo sento. Non siamo soli.
GOLLUM: I ladri. I ladri. Quegli sporchi piccoli ladri. Dov'è? Dov'è? Ce l'hanno tolto, rubato. Il mio tesoro. Maledetti! Noi li odiamo! È nostro e lo vogliamo.
FRODO: Questa è Pungolo. L'hai veduta altre volte, dico bene, Gollum? Lascialo o ti taglio la gola.
GOLLUM: Aaah! Brucia! Ci brucia! Ti prego! L'hanno fatta i maledettissimi Elfi! Toglicela!
SAM: Zitto, tu!
GOLLUM: Aaah!
SAM: È inutile. Tutti gli Orchi di Mordor sentiranno questo chiasso! Leghiamolo e lasciamolo qui.
GOLLUM: No! Loro ci uccideranno! Ci uccideranno!
SAM: Ed è proprio quello che meriti!
FRODO: Forse merita davvero di morire, ma ora che lo vedo ho pietà di lui.
GOLLUM: Noi siamo gentili se loro sono gentili. Toglietecela. Noi giuriamo di fare quello che volete. Giuriamo.
FRODO: Non c'è promessa che tu faccia di cui io mi fidi.
GOLLUM: Giuriamo di servire il padrone del tesoro. Lo giuriamo sul Tesoro. Gollum! Gollum!
FRODO: L'Anello è insidioso. Ti vincoliamo alla tua parola.
GOLLUM: Sì, sul Tesoro. Sul Tesoro.
SAM: Io non ti credo! Sta' giù ! Giù !
FRODO: Sam!
SAM: Cerca di ingannarci. Se lo lasciamo andare, ci strangolerà nel sonno!
FRODO: Conosci la strada per Mordor?
GOLLUM: Sì.
FRODO: Ci sei stato altre volte?
GOLLUM: Sì.
FRODO: Ci condurrai al Nero Cancello.



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PIPINO: Merry! Merry!
I ORCO: Cosa c'è? Che senti?
II ORCO: Carne di Uomo.
PIPINO: Aragorn.
I ORCO: Sono sulle nostre tracce. Andiamo!



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ARAGORN: Affrettano il passo. Ci devono aver fiutati. Presto!
LEGOLAS: Forza, Gimli!
GIMLI: Tre giorni e tre notti di inseguimento. Niente cibo. Niente riposo. E nessuna traccia della preda, solo quello che può dire la nuda roccia.
ARAGORN: Non a caso cadono le foglie di Lorien.
LEGOLAS: Potrebbero essere ancora vivi.
ARAGORN: A meno di un giorno da noi. Vieni!
GIMLI: Uh!
LEGOLAS: Vieni, Gimli! Guadagniamo terreno!
GIMLI: Sono sprecato per la corsa campestre. Noi Nani siamo scattisti nati. Pericolosissimi sulle brevi distanze!
ARAGORN: Rohan. Dimora dei Signori dei Cavalli. Qualcosa di strano è all'opera qui. Un demone dà rapidità a queste creature. Ci contrappone la sua volontà. Legolas! Cosa vedono i tuoi occhi di Elfo?
LEGOLAS: ll sentiero volta a nordest! Stanno portando gli Hobbit a Isengard!
ARAGORN: Saruman.



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SARUMAN: Il mondo sta cambiando. Chi, ora, ha la forza di opporsi agli eserciti di Isengard e di Mordor? Di opporsi al potere di Sauron e di Saruman, e all'unione delle due Torri? Insieme, mio signore Sauron, regneremo su questa Terra di Mezzo. Il Vecchio Mondo brucerà tra le fiamme dell'industria. Le foreste cadranno. Un nuovo ordine sorgerà. Guideremo la macchina della guerra con la spada, la lancia e il pugno di ferro degli Orchi. Dobbiamo solo rimuovere coloro che si oppongono a noi. Gli Uomini dei Cavalli vi hanno preso le terre! Hanno spinto il vostro popolo sulle colline a rimediare da vivere sui sassi!
UOMO: Assassini!
SARUMAN: Riprendetevi le terre rubate! Bruciate i loro villaggi! Inizierà a Rohan. Troppo a lungo questi contadini ti hanno contrastato. Ma ora non più.
DONNA: Éothain! Éothain! Tu prendi tua sorella. Andrete più veloci in due soltanto.
FREYDA: Papà dice che Éothain non deve cavalcare Garulf. È troppo grande per lui!
DONNA: Ascoltami, devi andare a Edoras e dare l'allarme. Mi hai capito bene?
ÉOTHAIN: Sì, mamma.
FREYDA: Non voglio andare via! Non voglio andare, mamma!
DONNA: Freyda, io ti raggiungerò lì. Sbrigatevi! Va', figliolo.
SARUMAN: Rohan, mio signore, è pronta a cadere.



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ÉOWYN: Théodred. Tuo figlio è stato gravemente ferito, mio signore.
ÉOMER: In un'imboscata degli Orchi. Se non difendiamo il nostro Paese, Saruman lo prenderà con la forza.
GRÍMA: Questa è una menzogna! Saruman il Bianco è sempre stato nostro amico e alleato.
THÉODEN : Gríma. Gríma...
ÉOMER: Gli Orchi vagano liberamente per le nostre terre incontrollati, incontrastati. Uccidono a volontà.
THÉODEN : Gríma.
ÉOMER: Orchi che portano la Mano Bianca di Saruman.
GRÍMA: Perchè aggiungere queste preoccupazioni in una mente che è già preoccupata? Non vedi? Tuo zio è affaticato dal tuo malcontento, il tuo essere guerrafondaio.
ÉOMER: Guerrafondaio? Da quant'è che Saruman ti ha comprato? Qual era il prezzo promesso, Gríma? Morti tutti gli uomini avresti avuto la tua parte del tesoro? Troppo a lungo hai osservato mia sorella. Troppo a lungo hai seguito i suoi passi.
GRÍMA: Vedi molte cose, Éomer, figlio di Éomund. Troppe cose. Tu sei bandito d'ora in avanti dal regno di Rohan. La pena è la morte.



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GIMLI: Continua a respirare. Questo è il segreto. Respira.
LEGOLAS: Corrono come se avessero alle spalle i padroni con le fruste.



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URUK-HAI: Non andremo più avanti finchè non faremo una pausa.
ORCO: Accendete il fuoco!
PIPINO: Merry! Merry!
MERRY: Credo che abbiamo fatto uno sbaglio a lasciare la Contea, Pipino.
PIPINO: Che cos'è questo rumore?
MERRY: Sono gli alberi.
PIPINO: Cosa?
MERRY: Ricordi la Vecchia Foresta, ai confini della Terra di Buck? Le voci dicevano che nell'acqua c'era qualcosa per cui gli alberi si allungavano e prendevano vita.
PIPINO: Vita?
MERRY: Alberi che sussurravano, parlavano tra loro, si muovevano perfino.
I ORCO: Muoio di fame. Sono tre giorni che mangio solo pane pieno di vermi schifosi!
II ORCO: Sì! Perché non possiamo avere carne? Perché non loro? Eh? Sono freschi !
III ORCO: Loro non sono da mangiare.
IV ORCO: Oh... Magari le gambe? Non ne hanno bisogno. Oh... Sembrano gustose.
III ORCO: Non ti avvicinare!
II ORCO: Trinciamoli! Solo un boccone!
III ORCO: No!
I ORCO: La carne è arrivata di nuovo, amici!
MERRY: Pipino! Andiamo!
IV ORCO: Coraggio, chiamate qualcuno! Guaite. Nessuno vi salverà, adesso.
MERRY: Pipino!
PIPINO: Aaah!
LEGOLAS: Sorge un sole rosso. Stanotte è stato versato del sangue.



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ARAGORN: Cavalieri di Rohan, quali notizie dal Mark?
ÉOMER: Che ci fanno un Elfo, un Uomo e un Nano nelle Terre del Mark? Parlate in fretta!
GIMLI: Dimmi il tuo nome, Signore dei Cavalli, e io ti dirò il mio.
ÉOMER: Ti taglierei la testa, Nano, se solo si levasse un po' più alta da terra.
LEGOLAS: Moriresti prima di vibrare il colpo.
ARAGORN: Sono Aragorn, figlio di Arathorn. Lui è Gimli, figlio di Glóin, e lui è Legolas del Reame Boscoso. Siamo amici di Rohan e di Théoden, vostro Re.
ÉOMER: Théoden non sa più riconoscere gli amici dai nemici. Nemmeno la propria stirpe. Saruman ha avvelenato la mente del Re e stabilito il dominio su queste terre. La mia compagnia è di quelle fedeli a Rohan. E per questo veniamo banditi. Lo Stregone Bianco è astuto. Vaga qua e là, dicono, come un vecchio con mantello e cappuccio. E ovunque le sue spie sfuggono alle nostre reti.
ARAGORN: Noi non siamo spie. Inseguiamo un gruppo di Uruk-hai diretti a ovest. Hanno fatto prigionieri due nostri amici.
ÉOMER: Gli Uruk sono distrutti, li abbiamo trucidati stanotte.
GIMLI: Ma c'erano due Hobbit! Hai visto due Hobbit con loro?
ARAGORN: Sono piccoli. Dei bambini ai vostri occhi.
ÉOMER: Non ci sono vivi. Abbiamo ammassato le carcasse e dato fuoco.
GIMLI: Morti?
ÉOMER: Mi dispiace. Hasufel! Arod! Vi conducano a una sorte migliore di quella dei loro precedenti padroni! Addio. Cercate i vostri amici, ma non fidate nella speranza. Ha abbandonato queste terre. Andiamo a nord!



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GIMLI: Ah... È una delle loro cinture.
LEGOLAS: Hiro hyn hîdh ab 'wanath.
ARAGORN: Aaah!
GIMLI: Non eravamo con loro.
ARAGORN: Un Hobbit giaceva qui, e qui l'altro.
PIPINO: Aaah!
ARAGORN: Hanno strisciato. Avevano le mani legate. Le corde sono tagliate. Sono scappati fin qui. Sono stati inseguiti.
MERRY: La cintura! Scappa!
ARAGORN: Si allontanano dalla battaglia. Verso la Foresta di Fangorn.
GIMLI: Fangorn? Quale pazzia li ha condotti lì dentro?



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PIPINO: Tu li vedi? Li abbiamo lasciati indietro!
GRISHNÁKH : Vi strapperò le vostre piccole luride viscere! Venite qui!
MERRY: Gli alberi! Sali su un albero! È sparito! Ah!
PIPINO: Merry!
BARBALBERO: Uh!
PIPINO: Aaah!
GRISHNÁKH: Nella pancia ti farò un buco per i vermi!
PIPINO: Scappa, Merry! Ah!
BARBALBERO: Piccoli orchi, burárum!
PIPINO: Sta parlando, Merry. L'albero sta parlando!
BARBALBERO: Albero? Io non sono un albero. Io sono un Ent.
MERRY: Un pastore di alberi. Un custode della foresta.
PIPINO: Non parlare con lui, Merry! Non incoraggiarlo!
BARBALBERO: Barbalbero, mi chiamano alcuni.
PIPINO: E... dalla parte di chi stai?
BARBALBERO: Parte? Dalla parte di nessuno, perché nessuno è dalla mia parte, piccolo orco. A nessuno importa più degli alberi, ormai.
MERRY: Noi non siamo Orchi, siamo Hobbit!
BARBALBERO: Hobbit? Hmmm... Mai sentito di Hobbit prima d'ora. È una malefatta degli orchi, secondo me. Vengono con il fuoco. Vengono con le asce, rosicchiando, mordendo, rompendo, tagliando, bruciando! Distruttori e usurpatori ! Maledetti!
MERRY: No. Tu non capisci, siamo Hobbit! Mezzuomini! Gente della Contea!
BARBALBERO: Forse è così e forse non è così. Lo Stregone Bianco lo saprà.
PIPINO: Lo Stregone Bianco?
MERRY: Saruman.



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GOLLUM: ... fuori! Presto, presto! Fortunati che noi vi abbiamo trovato! Bell'Hobbit.
SAM: Oh! È un pantano! Ci ha portati in una palude!
GOLLUM: Una palude, sì, sì. Vieni, padrone. Ti condurremo su sentieri sicuri nella nebbia. Venite, Hobbit! Venite! Andiamo veloci! L'ho trovata io! Io, sì! La via attraverso gli acquitrini. Gli orchi non la usano. Gli orchi non la conoscono. Loro fanno il giro per miglia e miglia. Venite, presto. Leggeri e veloci come ombre, dobbiamo essere.
SAM: Ci sono cose morte! Facce morte nell'acqua!
GOLLUM: Tutti morti. Tutti putridi. Elfi, uomini e orchi. Una grande battaglia tempo fa. Le Paludi Morte. Sì, sì, così si chiamano. Per di qua. Non seguite le luci.
SAM: Oh...
GOLLUM: Fate attenzione! Dove gli Hobbit si recano per unirsi ai loro morti accendono delle piccole candele.
SAM: Frodo!
FRODO: Gollum?
GOLLUM: Non seguite le luci.
FRODO: Gollum!
SAM: Padron Frodo! State bene?
GOLLUM: Così brillante. Così bello. Oh, tesoro.
FRODO: Che cosa hai detto?
GOLLUM: Il padrone dovrebbe riposare. Il padrone deve conservare le forze.
FRODO: Chi sei tu?
GOLLUM: Non ce lo chiedere, non sono affari tuoi. Gollum. Gollum.
FRODO: Gandalf mi ha detto che sei un abitante del fiume.
GOLLUM: Fredda la mano, le ossa e il cuore. Freddo è il corpo del viaggiatore.
FRODO: Ha detto che la tua vita era una triste storia.
GOLLUM: Non vede quel che il futuro gli porta, quando il sole è calato e la luna è morta.
FRODO: Non eri molto diverso da un Hobbit, una volta. Non è vero, Sméagol?
GOLLUM: Come mi hai chiamato?
FRODO: Questo era il tuo nome una volta, non è così? Molto tempo fa.
GOLLUM: Il mio nome. Il mio nome. S... S... Sméagol.
GOLLUM: Aaah!
SAM: I Cavalieri Neri!
GOLLUM: Via! Via!
FRODO: Ah! Ah! Ah!
GOLLUM: Via!
SAM: Venite, Frodo! Venite!
GOLLUM: Via! Via! Ci vedranno! Ci vedranno!
SAM: Li credevo morti.
GOLLUM: Morti? Non si possono uccidere, no! Ah! Ah! Aaah! Spettri! Spettri con le ali!
FRODO: Ah...
GOLLUM: Stanno chiamando lui. Stanno chiamando il tesoro.
SAM: Padron Frodo! State tranquillo! Ci sono io.
GOLLUM: Andiamo, Hobbit. Il Nero Cancello è molto vicino.



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GIMLI: Sangue di Orco.
ARAGORN: Queste orme sono strane.
GIMLI: L'aria è così densa, qui dentro.
LEGOLAS: Questa foresta è vecchia. Molto vecchia. Piena di ricordi e rabbia.
GIMLI: Hm!
LEGOLAS: Gli alberi parlano tra loro.
ARAGORN: Gimli!
GIMLI: Eh?
ARAGORN: Abbassa l'ascia.
LEGOLAS: Aragorn, nad no ennas!
ARAGORN: Man cenich?
LEGOLAS: Lo Stregone Bianco si avvicina.
ARAGORN: Non lasciare che parli. Ci farebbe un incantesimo. Dobbiamo agire in fretta.
GANDALF: State seguendo le tracce di due giovani Hobbit.
ARAGORN: Dove sono?
GANDALF: Sono passati di qua l'altro ieri. Hanno incontrato qualcuno che non si aspettavano. Questo vi conforta?
ARAGORN: Chi sei? Fatti vedere! Non può essere. Tu sei caduto.
GANDALF: Attraverso l'acqua e le fiamme. Dal torrione più basso alla cima più alta ho lottato con lui, il Balrog di Morgoth. Alla fine ho abbattuto il mio nemico e ho scaraventato la sua carcassa contro il fianco della montagna. L'oscurità mi ha avvolto e ho errato fuori del pensiero e del tempo. Le stelle compivano il loro giro e ogni giorno era lungo come una vita terrena. Ma non era la fine. Ho sentito la vita in me, di nuovo. Sono stato rimandato qui a terminare il mio compito.
ARAGORN: Gandalf.
GANDALF: Gandalf? Sì. È così che mi chiamavano. Gandalf il Grigio. Era quello il mio nome.
GIMLI: Gandalf.
GANDALF: Io sono Gandalf il Bianco, e ritorno da voi, ora, al mutare della marea. Una fase del vostro viaggio è terminata, un'altra inizia. La guerra è giunta a Rohan. Dobbiamo andare a Edoras di volata.
LEGOLAS: Quello è uno dei Mearas, se un incantesimo non inganna i miei occhi.
GANDALF: Ombromanto. È il signore di tutti i cavalli, ed è stato mio compagno in molti pericoli.



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BARBALBERO: La mia casa si trova nel profondo della foresta, vicino alle radici della montagna. Ho detto a Gandalf che vi avrei tenuto al sicuro, e al sicuro io vi terrò. Gli alberi sono cresciuti selvaggi e pericolosi. La rabbia avvelena i loro cuori. Vi faranno del male se potranno. Eh, siamo rimasti in pochi, ora. Noi Ent siamo troppo pochi per tenerli a bada.



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GOLLUM: Il Nero Cancello di Mordor.
SAM: Oh, salvaci. Il mio vecchio gaffiere avrebbe qualcosa da dire se ci vedesse ora.
GOLLUM: ll padrone dice di indicargli la strada per Mordor, e Sméagol lo fa, come dice il padrone.
FRODO: Infatti.
SAM: È finita, allora. Non riusciremo mai ad entrare.
SAM: Guarda! Il cancello! Si sta aprendo! Di qua si scende!
FRODO: Sam, no!
SAM: No! Ah...
GOLLUM: Padrone!
FRODO: Non te l'ho chiesto io di venire con me, Sam.
SAM: Lo so, padron Frodo.
FRODO: Dubito che i mantelli elfici lì ci potranno nascondere. Ora!
GOLLUM: No! No! No, padrone! Ti prendono! Ti prendono! Non portarlo da lui! Lui vuole il tesoro. Sempre lui lo cerca. E il tesoro vuole tornare da lui. Ma non dobbiamo permettergli di averlo. No! C'è un'altra strada. Più segreta. Una strada buia.
SAM: E perché non ne hai parlato prima?
GOLLUM: Perché il padrone non l'ha chiesto.
SAM: Trama qualcosa.
FRODO: Dici che c'è un'altra strada per Mordor?
GOLLUM: Sì, c'è un sentiero e poi delle scale. E dopo... una galleria.
FRODO: Ci ha condotti fin qua, Sam.
SAM: Padron Frodo, no.
FRODO: Ha mantenuto la sua parola.
SAM: No.
FRODO: Facci strada, Sméagol.
GOLLUM: Il buon Sméagol aiuta sempre.



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GANDALF: Edoras e il Palazzo d'Oro di Meduseld. Dimora di Théoden, Re di Rohan, la cui mente è ottenebrata. La presa di Saruman su Re Théoden ora è molto forte.
ÉOWYN: Mio signore, tuo figlio è morto. Mio signore... Zio... Non andrai da lui? Non farai nulla?
GANDALF: Attenti a quello che dite. Non sarete i benvenuti, qui.
GRÍMA: Oh, egli deve essere morto durante la notte. Che tragedia, per il Re, perdere il suo unico figlio ed erede! Capisco. Non è facile da accettare, la sua scomparsa. Specialmente ora che tuo fratello ti ha abbandonata.
ÉOWYN: Lasciami sola, serpente!
GRÍMA: Oh, ma tu sei sola. Hm, chi lo sa che cosa hai detto alle tenebre nelle amare veglie notturne, quando tutta la tua vita sembra contrarsi, i muri della tua dimora ti si stringono addosso, una stia in cui irretire qualcosa di selvaggio... Così bella. Così fredda. Come un mattino di pallida primavera ancora legato al gelo dell'inverno.
ÉOWYN: Le tue parole sono veleno.
GIMLI: Trovi più allegria in un cimitero.
GANDALF: Ah...
HÁMA: Non potete stare dinnanzi a Re Théoden così armati, Gandalf il Grigio. Per ordine di Gríma Vermilinguo.
GANDALF: Ah...
HÁMA: Il tuo bastone.
GANDALF: Oh, non vorrai separare un vecchio dal suo appoggio per camminare?
GRÍMA: Mio signore, sta arrivando Gandalf il Grigio. È messaggero di sventura.
GANDALF: La cortesia del tuo palazzo è alquanto diminuita ultimamente, Re Théoden.
GRÍMA: Non è il benvenuto.
THÉODEN: Perchè dovrei darti il benvenuto, Gandalf Corvotempesta?
GRÍMA: Una giusta domanda, mio signore. Tarda è l'ora in cui questo stregone decide di apparire. Láthspell, io lo chiamo. Il malaugurio è un cattivo ospite.
GANDALF: Silenzio! Tieni la tua lingua forcuta fra i denti. Non ho attraversato fiamme e morte per scambiare parole inconsulte con un insulso verme.
GRÍMA: Il bastone! Vi avevo detto di prendere il bastone dello stregone!
GANDALF: Théoden, figlio di Thengel, troppo a lungo sei rimasto nell'Ombra.
GIMLI: Io starei fermo, se fossi in te.
GANDALF: Ascoltami! Io ti libero dall'incantesimo.
THÉODEN: Ah, ah, ah! Non hai alcun potere qui, Gandalf il Grigio. Ah, ah, ah! Uh...
GANDALF: Io ti estirperò, Saruman, come il veleno viene estirpato da una ferita.
ARAGORN: Aspetta.
SARUMAN: Se io me ne vado, Théoden morirà.
GANDALF: Non hai ucciso me, non ucciderai lui.
SARUMAN: Rohan è mia.
GANDALF: Vattene!
THÉODEN: Aaah!
GANDALF Aaah!
THÉODEN: Ah... ah... Conosco il tuo viso. Éowyn. Éowyn. Gandalf?
GANDALF: Respira di nuovo l'aria libera, amico mio.
THÉODEN: Cupi sono stati di recente i miei sogni.
GANDALF: Le tue dita riconoscerebbero meglio la tua forza se afferrassero la tua spada.
GRÍMA: Aaah! Io ti ho solo e sempre servito, mio signore.
THÉODEN: Le tue stregonerie mi avrebbero fatto camminare a quattro zampe come una bestia.
GRÍMA: Non mi allontanare da te!
ARAGORN: No, mio signore! No, mio signore! Lascialo andare. Troppo sangue è stato versato a causa sua.
GRÍMA: Levatevi di mezzo!
HÁMA: Salute a Re Théoden!
THÉODEN: Dov'è Théodred? Dov'è mio figlio?



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THÉODEN: Ricordasempre. È solito crescere sulle tombe dei miei antenati. Ora ricoprirà
il sepolcro di mio figlio. Ahimé, questi giorni funesti spettano a me. I giovani periscono e i vecchi resistono. Io dovrò vivere per vedere gli ultimi giorni della mia casata.
GANDALF: La morte di Théodred non è stata opera tua.
THÉODEN: Un genitore non dovrebbe seppellire il figlio.
GANDALF: Era forte, da vivo. Il suo spirito troverà la strada verso la casa dei tuoi padri. Westu hál. Ferðu, Théodred, Ferðu.



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ÉOWYN: È stato all'improvviso. Erano disarmati. Ora i Bradi attraversano l'Ovestfalda bruciando qualsiasi cosa: fieno, capanne e alberi.
FREYDA: Dov'è la mamma?
ÉOWYN: Shhh.
GANDALF: Questo è solo un assaggio del terrore che Saruman scatenerà. Sarà sempre più spietato perchè ora è spinto dalla paura di Sauron. Monta a cavallo e affrontalo. Allontanalo dalle donne e dai bambini. Devi combattere!
ARAGORN: Hai duemila bravi soldati che vanno a nord mentre parliamo. Éomer ti è fedele. I suoi uomini torneranno e combatteranno per il loro Re.
THÉODEN: Saranno a trecento leghe da qui, ormai. Éomer non può più aiutarci. Lo so cosa vuoi da me, ma non arrecherò ulteriore morte al mio popolo. Non rischierò una guerra aperta.
ARAGORN: La guerra aperta incombe, che tu la rischi o no.
THÉODEN: Se ricordo bene, Théoden, non Aragorn, è il Re di Rohan.
GANDALF: Allora, qual è la decisione del Re?
HÁMA: Per ordine del Re la città va abbandonata! Troveremo rifugio al Fosso di Helm. Non caricatevi di tesori, portate solo le provviste necessarie.
GANDALF: ll Fosso di Helm! Fuggono sulle montagne quando dovrebbero farsi avanti e combattere. Chi li difenderà se non il Re?
ARAGORN: Fa solo ciò che ritiene meglio per la sua gente. Il Fosso di Helm li ha salvati in passato.
GANDALF: Non c'è via di scampo da quella gola. Théoden si dirige verso una trappola. È convinto di condurli alla salvezza, ma andranno incontro ad un massacro. Théoden ha una volontà forte, ma temo per lui. Temo per la sopravvivenza di Rohan. Egli avrà bisogno di te, prima della fine, Aragorn. La gente di Rohan avrà bisogno di te. Le difese devono reggere.
ARAGORN: Reggeranno.
GANDALF: Il Grigio Pellegrino. Così mi chiamavano. Per trecento vite degli uomini ho vagato su questa terra e ora non ho tempo. Se ho fortuna, la mia ricerca non sarà vana. Attendi il mio arrivo, alla prima luce del quinto giorno. All'alba guarda a est.
ARAGORN: Va'.



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ARAGORN: Hai destrezza con la lama.
ÉOWYN: Le donne di questo Paese hanno imparato da tempo: quelle senza spada possono morire su di esse. Non temo nè morte nè dolore.
ARAGORN: Cosa temi, mia signora?
ÉOWYN: La gabbia. Stare dietro le sbarre finchè l'abitudine e la vecchiaia le accettino, e ogni occasione di valore sia diventata un ricordo o un desiderio.
ARAGORN: Tu sei figlia di Re, una scudiera di Rohan. Non credo che questo sarà il tuo destino.



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GRÍMA: Théoden non resterà a Edoras. Che è vulnerabile, lo sa bene. Si aspetterà un attacco sulla città. Fuggiranno al Fosso di Helm, la grande fortezza di Rohan. È una strada insidiosa da prendere tra le montagne. Procederanno lentamente. Avranno donne e bambini con loro.
SARUMAN: Manda i tuoi Mannari Selvaggi.



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SAM: Ehi, schifoso, non lasciarci troppo indietro!
FRODO: Perchè fai così?
SAM: Cosa?
FRODO: Lo insulti, lo avvilisci continuamente.
SAM: Perchè sì. Perchè è quello che è, padron Frodo. Non c'è niente in lui, solo bugie e inganni. È l'Anello che vuole. Solo questo gli importa.
FRODO: Non hai idea di cosa gli abbia fatto l'Anello, di cosa gli stia ancora facendo. Voglio aiutarlo, Sam.
SAM: Perchè?
FRODO: Perchè devo credere che sia recuperabile.
SAM: Non potete salvarlo, padron Frodo.
FRODO: E tu che ne puoi sapere? Niente! Scusami, Sam. Non so perchè l'ho detto.
SAM: Io sì. È l'Anello. Non gli togliete gli occhi di dosso. Vi ho visto. Non mangiate, a malapena dormite. Si è impossessato di voi, padron Frodo. Dovete combatterlo!
FRODO: Io so quello che devo fare, Sam! L'Anello è stato affidato a me! È compito mio! Mio! Mio soltanto!
SAM: Vi ascoltate quando parlate? Sapete a chi assomigliate?



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GOLLUM: Lo vogliamo. Ci serve. Dobbiamo avere il tesoro. Ce lo hanno tolto, rubato. Meschini, piccoli Hobbit. Malvagi, infidi, falsi.
SMÉAGOL: No. Non il padrone.
GOLLUM: Sì. Tesoro. Falsi. Ti imbroglieranno, feriranno, mentiranno.
SMÉAGOL: Il padrone è mio amico!
GOLLUM: Tu non hai nessun amico. Non piaci a nessuno.
SMÉAGOL: Non ascolto. Non ascolto.
GOLLUM: Sei un bugiardo e un ladro.
SMÉAGOL: No.
GOLLUM: Assassino!
SMÉAGOL: Va' via!
GOLLUM: Va' via? Ah ah!
SMÉAGOL: Ti odio! Ti odio!
GOLLUM: Dove saresti senza di me? Gollum. Gollum. Io ci ho salvati. Sono stato io. Siamo sopravvissuti per merito mio!
SMÉAGOL: No, non più.
GOLLUM: Come hai detto?
SMÉAGOL: Il padrone si cura di noi, ora. Non ci servi più.
GOLLUM: Cosa?
SMÉAGOL: Vattene ora, e non farti rivedere.
GOLLUM: No.
SMÉAGOL: Vattene ora, e non farti rivedere! Vattene ora, e non farti rivedere! Noi gli abbiamo detto di andare via, e via lui se ne va, tesoro. Via! Via! Via! Sméagol è libero!



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SMÉAGOL: Guarda! Vedi cosa trova Sméagol? Sono giovani. Sono teneri. Sono belli. Sissignore. Mangiali! Mangiali!
SAM: Gli farai venire il vomito comportandoti così. C'è un solo modo di mangiare una coppia di conigli.
SMÉAGOL: Che cosa fai? Stupido, grasso Hobbit. Così li rovini!
SAM: Cosa c'è da rovinare? Quel poco di carne che hanno? Ci vorrebbe qualche bel tubero.
SMÉAGOL: Cos'è un tubero, tesoro? Cos'è un tubero, eh?
SAM: Patate, sai? Bollite, fatte a purè, stufate. Deliziose, grosse, croccanti patatine con un bel pezzo di pesce fritto. Perfino tu non diresti no all'offerta.
SMÉAGOL: Oh, sì che lo direi. Rovinare un bel pesce. Daccelo crudo e che si dibatte. Tieniti le tue patatine.
SAM: Sei senza speranza. Padron Frodo?
SAM: Chi sono?
SMÉAGOL: Uomini malvagi, servi di Sauron. Li hanno chiamati a Mordor. L'Oscuro raduna tutti gli eserciti. Tra non molto lui sarà pronto.
SAM: Pronto a fare cosa?
SMÉAGOL: A fare la sua guerra. L'ultima guerra che ridurrà tutto il mondo nell'Ombra.
FRODO: Dobbiamo muoverci. Andiamo, Sam.
SAM: Padron Frodo, guardate! Sono Olifanti. Nessuno a casa vorrà crederci.
FRODO: Sméagol... Ci siamo attardati troppo. Andiamo, Sam!
SAM: Ehi!
FARAMIR: Legategli le mani.



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GIMLI: È vero, non si vedono molte donne tra i Nani. In effetti, sono talmente simili nella voce e nell'aspetto, ah, che spesso vengono scambiate per uomini Nani, eh, eh!
ARAGORN: Hanno la barba.
GIMLI: Questo, a sua volta, ha dato origine alla credenza che non esistono donne tra i Nani e che i Nani, ecco, spuntino dalle buche nel terreno, eh, eh, eh! Eh, eh, il che, naturalmente, è ridicolo. Oh! Oh! Non è niente! Non è niente! Non abbiate paura! L'ho fatto di proposito, di proposito.



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ARWEN: La luce della Stella del Vespro non cresce nè diminuisce. È mia, da donare a colui che desidero. Come il mio cuore. Dormi.
ARAGORN: Io sto dormendo. Questo è un sogno.
ARWEN: Allora è un bel sogno. Dormi.
ARAGORN: Minlû pedich nin i aur hen telitha.
ARWEN: Ú i vethed nâ i onnad. Boe bedich go Frodo. Han bâd lîn.
ARAGORN: Dolen i vâd o nin.
ARWEN: Si peliannen i vâd na dail lîn. Si boe ú-dhannathach.
ARAGORN: Arwen.
ARWEN: Ae ú-esteliach nad, estelio han, estelio ammen.
ÉOWYN: Dov'è lei? La donna che ti ha donato quel gioiello.
ELROND: ll nostro tempo qui sta finendo. Il tempo di Arwen sta finendo. Lasciala andare. Lascia che prenda la nave verso ovest. Lascia che porti il suo amore per te nelle Terre Immortali. Lì sarà sempre verde.
ARAGORN: Sì, ma solamente un ricordo.
ELROND: Io non lascerò mia figlia qui a morire.
ARAGORN: Lei resta perchè ha ancora speranza.
ELROND: Resta per te! Lei appartiene al suo popolo.
ARAGORN: Edra le men, men na guil edwen, haer o auth a nîr a naeth.
ARWEN: Perchè dici questo?
ARAGORN: Io sono mortale, tu di razza elfica. È stato un sogno, Arwen. Nulla di più. Questa appartiene a te.
ARWEN: È stato un regalo. Tienila.
ÉOWYN: Mio signore...
ARAGORN: Sta andando nelle Terre Immortali con ciò che resta della sua stirpe.



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GAMLING: Cosa c'è? Háma?
HÁMA: Non ne sono certo.
GAMLING: I Mannari!
LEGOLAS: Un esploratore!
THÉODEN: Cosa c'è? Cosa vedi?
ARAGORN: I Mannari! Ci attaccano!
THÉODEN: Tutti i cavalieri in testa alla colonna!
GIMLI: Eccomi! Su, aiutami a salire! Sono un cavaliere! Carica!
THÉODEN: Devi condurli al Fosso di Helm, e in fretta.
ÉOWYN: Posso combattere!
THÉODEN: No. Devi farlo, per me. Seguitemi!
GIMLI: Avanti! Insomma, carica in avanti!
ÉOWYN: Scendiamo verso la pianura!
GIMLI: Così! Forza!
ÉOWYN: Rimanete uniti!
THÉODEN: Aaah!
GIMLI: Porta il tuo bel faccino verso la mia ascia! Questo conta come mio! Fetida creatura! Bleah! Oooh... Ah!
LEGOLAS: Aragorn!
GIMLI: Aragorn!
ORCO: Ah, ah, ah...
GIMLI: Dimmi cosa è successo e ti faciliterò il trapasso.
ORCO: È... morto. Ha fatto un piccolo capitombolo dal dirupo.
LEGOLAS: Tu menti.
THÉODEN: I feriti sui cavalli! I lupi delle Terre Selvagge torneranno. Lasciate i morti. Vieni.



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DONNE: Finalmente! Il Fosso di Helm! Eccolo lì, il Fosso di Helm.
DONNA: Siamo salvi, mia signora. Grazie.
FREYDA: Mamma!
ÉOTHAIN: Mamma!
MAMMA: Éothain! Freyda! Oh...
GAMLING: Fate largo a Re Théoden! Fate largo al Re!
ÉOWYN: Così pochi? Così pochi di voi sono tornati!
THÉODEN: La nostra gente è al sicuro. Questo l'abbiamo pagato con molte vite.
GIMLI: Mia signora.
ÉOWYN: Sire Aragorn... dov'è?
GIMLI: È caduto.
THÉODEN: Collocate le nostre forze dietro le mura. Sbarrate il cancello, e disponete guardie tutt'intorno.
GAMLING: E quelli che non possono combattere, mio signore? Le donne e i bambini?
THÉODEN: Metteteli nelle grotte. Il braccio di Saruman si sarà allungato molto se crede di raggiungerci qui.



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GRÍMA: ll Fosso di Helm ha un punto debole. Le sua mura esterne sono di solida roccia, tranne una galleria di drenaggio situata alla base, un misero canale di scolo. Come, come può il fuoco disfare la pietra? Che tipo di congegno può far crollare le mura?
SARUMAN: Se si apre una breccia nelle mura, il Fosso di Helm cadrà.
GRÍMA: Anche se venisse aperta una breccia, occorrerebbe un numero oltre l'immaginabile, migliaia, per prendere la fortezza.
SARUMAN: Decine di migliaia.
GRÍMA: Ma mio signore, non esiste un tale esercito.
SARUMAN: Un nuovo potere sta sorgendo. La sua vittoria è vicina. Questa notte la terra verrà macchiata con il sangue di Rohan! Marciate sul Fosso di Helm! Che nessuno resti vivo! Alla guerra! Non ci sarà un'alba per gli Uomini.
PIPINO: Guardate, c'è fumo a sud!
BARBALBERO: C'è sempre del fumo che sale da Isengard in questi giorni.
MERRY: Isengard?
BARBALBERO: C'è stato un tempo in cui Saruman camminava nel mio bosco. Ma ora ha una mente di metallo e ingranaggi. A lui non interessano più le cose che crescono.
PIPINO: Che cos'è?
MERRY: È l'esercito di Saruman. La guerra è cominciata.



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ARWEN: Possa la grazia dei Valar proteggerti.
ARAGORN: Brego...



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ELROND: Arwen. Tollen i lû. I chair gwannar na Valannor. Si bado, no círar.
ARWEN: Ho fatto la mia scelta.
ELROND: Egli non ritornerà. Perchè ti trattieni qui quando non c'è speranza?
ARWEN: C'è ancora speranza.
ELROND: Se Aragorn sopravvivesse a questa guerra, sareste comunque divisi. Se Sauron fosse sconfitto e Aragorn fatto Re e se tutto ciò che speri si avverasse, egli dovrebbe sempre assaporare l'amarezza della mortalità. Che sia per spada o per il lento sfacelo del tempo, Aragorn morirà. E per te non ci sarà alcun conforto per alleviare il dolore della sua scomparsa. Perverrà alla morte come immagine dello splendore dei Re degli Uomini in gloria, senza macchia, prima del crollo del mondo. Ma tu, figlia mia, tu ti trascinerai nell'oscurità e nel dubbio come la notte d'inverno che arriva senza una stella. Qui tu dimorerai legata al tuo dolore, sotto gli alberi che avvizziscono, finchè il mondo intero sarà cambiato e i lunghi anni della tua vita saranno consumati. Arwen. Non c'è nulla per te qui, solo morte. Ah im, ú-'erin veleth lîn?
ARWEN: Gerich veleth nîn, ada.



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GALADRIEL: I amar prestar aen, han mathon ne nen, han mathon ne chae a han noston ned 'wilith. Il potere del nemico sta crescendo. Sauron userà il suo burattino Saruman per distruggere la gente di Rohan. Isengard è stata sguinzagliata. L'Occhio di Sauron ora si posa su Gondor, l'ultimo regno libero degli Uomini. La sua guerra contro questo Paese si scatenerà lesta. Sente che l'Anello è vicino. La forza del Portatore dell'Anello sta cedendo. In cuor suo, Frodo comincia a capire: l'impresa esigerà la sua vita. E tu lo sai. Lo hai previsto. È il rischio che ha riguardato tutti noi. Nell'oscurità che si addensa, il potere dell'Anello si fortifica. Si adopera strenuamente per trovare la strada che lo ricondurrà nelle mani degli Uomini. Uomini, che con tanta facilità sono sedotti dal suo potere. Il giovane Capitano di Gondor deve solo stendere la mano, prendere l'Anello per sé e il mondo cadrà. Ora è vicino, vicinissimo a raggiungere il suo scopo. Sauron avrà il dominio su ogni forma di vita su questa terra, anche sulla fine del mondo. Il tempo degli Elfi è finito. Lasciamo la Terra di Mezzo al suo destino? Li lasciamo da soli?



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FARAMIR: Quali notizie?
PARN: Sappiamo che Saruman ha attaccato Rohan. ll popolo di Théoden è fuggito al Fosso di Helm. Ma dobbiamo sorvegliare i nostri confini. Gli Orchi avanzano. Sauron sta schierando un esercito. Easterling e Sudroni attraversano il Nero Cancello.
FARAMIR: Quanti sono?
PARN: Alcune migliaia. Ogni giorno aumentano.
FARAMIR: Chi copre il fiume a nord?
PARN: Abbiamo tolto 500 Uomini da Osgiliath. Se la città sarà attaccata, non resisteremo.
FARAMIR: Saruman attacca da Isengard. Sauron da Mordor. La battaglia si scatenerà sugli Uomini da entrambi i fronti. Gondor è debole. Sauron colpirà presto, e lo farà con violenza. Ora sa che non abbiamo la forza per respingerlo. I miei mi dicono che siete spie degli orchi.
SAM: Spie? No, aspetta un momento!
FARAMIR: Se non siete spie, allora chi siete? Parlate!
FRODO: Siamo Hobbit della Contea. Frodo Baggins è il mio nome e lui è Samvise Gamgee.
FARAMIR: La guardia del corpo?
SAM: Il giardiniere.
FARAMIR: E dov'è il vostro amico furtivo? Quella creatura errante di aspetto sgradevole.
FRODO: Non c'è nessun altro. Siamo partiti da Gran Burrone con sette compagni. Uno l'abbiamo perso a Moria, due erano miei congiunti. C'erano anche un Nano, un Elfo e due Uomini. Aragorn, figlio di Arathorn, e Boromir di Gondor.
FARAMIR: Sei amico di Boromir?
FRODO: Sì. Da parte mia.
FARAMIR: Ti addolorerà sapere che è morto.
FRODO: Morto? Come? Quando?
FARAMIR: Eri un suo compagno, speravo lo dicessi tu a me. Era mio fratello.



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LORNE: Capitano Faramir! Abbiamo trovato il terzo.
FARAMIR: Devi venire con me. Subito. Laggiù. Entrare nello Stagno Proibito comporta la condanna a morte.
FRODO: Ah...
FARAMIR: Aspettano il mio ordine. Devo darlo?
SMÉAGOL: Che freddo stagno per fare un bagno. Polposo, sì,.. Se mi riesce io cerco un pesce. Polposo, sì! Ah!
FRODO: Aspetta! Quella creatura è legata a me. E io a lui. È la nostra guida. Ti prego, fammi andare a parlargli. Sméagol! Il padrone è qui. Vieni, Sméagol. Fidati del padrone, vieni.
SMÉAGOL: Dobbiamo andare ora?
FRODO: Sméagol, tu devi fidarti del padrone. Seguimi. Andiamo. Vieni. Vieni, Sméagol. Bravo, Sméagol. Così. Forza.
SMÉAGOL: Aaah!
FRODO: Non fategli del male! Sméagol, non lottare! Sméagol, ascoltami!
SMÉAGOL: Padrone! Nooo! Aaah! Aaah! Nooo! Nooo!
FARAMIR: Dove li stai conducendo? Rispondimi !
GOLLUM: Sméagol... Perchè piangi, Sméagol?
SMÉAGOL: Uomini crudeli ci fanno male. Il padrone ci ha ingannati!
GOLLUM: È naturale. Te l'avevo detto che ingannava. Te l'avevo detto che era falso.
SMÉAGOL: Il padrone è nostro amico. Nostro amico.
GOLLUM: ll padrone ci ha traditi.
SMÉAGOL: No! Non sono affari tuoi ! Lasciaci in pace!
GOLLUM: Luridi piccoli Hobbit! Ce l'hanno tolto, rubato!
SMÉAGOL: No. No.
FARAMIR: Cos'hanno rubato?
GOLLUM: Il mio... tesoro! Aaah!
SAM: Dobbiamo andarcene da qui. Andate voi, fatelo subito! Potete riuscirci. Usate l'Anello, padron Frodo. Solo questa volta. Mettetelo. Sparite.
FRODO: Non posso. Avevi ragione, Sam. Hai provato a dirmelo, ma.... Io... Mi dispiace. L'Anello mi sta afferrando, Sam. Se lo metto, lui mi troverà. Lui vedrà.
SAM: Padron Frodo...
FARAMIR: Così, questa è la risposta a tutti gli enigmi. Qui nelle Terre Selvagge ho voi, due Mezzuomini, e un esercito di Uomini al mio comando. E l'Anello del Potere a portata della mia mano. Un'occasione per Faramir, Capitano di Gondor, di mostrare le sue qualità.
FRODO: No!
SAM: Smettila! Lascialo in pace! Ma non capisci? Lui deve distruggerlo! È lì che stiamo andando, a Mordor. Alla Montagna di Fuoco!
MALAMIR: Osgiliath è stata attaccata. Chiedono rinforzi immediati.
SAM: Ti prego. È un tale peso. Non vorresti aiutarlo?
MALAMIR: Capitano.
FARAMIR: Preparatevi a partire! L'Anello andrà a Gondor.



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ARAGORN: Mae carnen, Brego, mellon nîn.
DONNA: È vivo!
GIMLI: Dov'è? Dov'è? Fate largo! Io l'ammazzo! Tu sei l'Uomo più fortunato, più scaltro e più avventato che io abbia mai conosciuto! Uh! Che tu sia benedetto!
ARAGORN: Gimli, dov'è il Re?
LEGOLAS: Le abdollen. Che brutto aspetto!
ARAGORN: Ah, ah! Hannon le.
THÉODEN: Un grande esercito, dici?
ARAGORN: Isengard è svuotata del tutto.
THÉODEN: Quanti sono?
ARAGORN: Diecimila, come minimo.
THÉODEN: Diecimila?
ARAGORN: È un esercito creato per un unico scopo: distruggere il mondo degli Uomini. Saranno qui al calar della notte.
THÉODEN: Che vengano pure. Voglio che gli uomini e i ragazzi forti, capaci di reggere le armi, siano pronti alla battaglia entro stasera.
SOLDATO: Signorsì.
THÉODEN: Noi sorveglieremo la strada rialzata e il cancello dall'alto. Nessun esercito mai ha creato una breccia nelle Mura Fossato, o messo piede nel Trombatorrione.
GIMLI: Questa non è una marmaglia di stupidi Orchi. Questi sono Uruk-hai. Hanno armature spesse e scudi imponenti.
THÉODEN: Io ho combattuto molte guerre, mastro Nano. So come difendere il mio bastione. Irromperanno su questa fortezza come l'acqua sulle rocce. Le orde di Saruman saccheggeranno e appiccheranno il fuoco, una cosa già vista. Le colture si possono riseminare, le case ricostruire. All'interno di queste mura noi sopravviveremo.
ARAGORN: Non vengono a distruggere le colture o i villaggi di Rohan, ma la popolazione, fino all'ultimo bambino.
THÉODEN: Che cosa dovrei fare io? Guarda i miei uomini. Il loro coraggio è appeso a un filo. Se dev'essere la nostra fine, allora farò fare loro una grande fine, che venga ricordata per sempre.
ARAGORN: Invia messaggeri, mio Signore. Tu devi chiedere aiuto.
THÉODEN: E chi verrà? Gli Elfi? I Nani? Non siamo fortunati come te, nelle amicizie. Le vecchie alleanze sono morte.
ARAGORN: Gondor risponderà.
THÉODEN: Gondor? Dov'era Gondor quando cadde l'Ovestfalda? Dov'era Gondor quando i nostri vicini ci hanno circondato? Dov'era Gon... No, mio signore Aragorn, noi siamo soli. Portate donne e bambini nelle grotte!
GAMLING: Ci vuole tempo per le provviste per un assedio, mio Signore.
THÉODEN: Non c'è tempo! La guerra incombe.
GAMLING: Chiudete il cancello.



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BARBALBERO: Noi Ent non siamo più coinvolti nelle guerre tra Uomini e Maghi da moltissimo tempo. Ma ora sta per accadere una cosa che non accadeva da un'era: Entaconsulta.
MERRY: Che cos'è?
BARBALBERO: È una riunione.
PIPINO: Una riunione di cosa?
BARBALBERO: Faggio, Quercia, Castagno, Frassino. Bene, bene, bene. Sono venuti in molti. Ora dobbiamo decidere se gli Ent scenderanno in guerra.



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I SOLDATO: Sbrigatevi. Indietro! Riparatevi nelle grotte!
II SOLDATO: Non vi fermate! Fate presto!
ARAGORN: Stallieri, maniscalchi, coltivatori... Questi non sono soldati.
GIMLI: Molti hanno visto troppi inverni.
LEGOLAS: O troppo pochi. Guardateli, sono spaventati. Glielo si legge negli occhi. Boe a hyn neled herain dan caer menig.
ARAGORN: Si, beriathar hyn ammaeg na ned Edoras.
LEGOLAS: Aragorn, nedin dagor hen ú-'erir ortheri. Natha daged dhaer!
ARAGORN: Allora io morirò come uno di loro!
GIMLI: Lascialo andare. Lascialo stare.



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GAMLING: Tutte le persone in grado di brandire una spada sono state mandate nell'armeria. Mio signore?
THÉODEN: Chi sono io, Gamling?
GAMLING: Sei il nostro Re, sire.
THÉODEN: E vi fidate del vostro Re?
GAMLING: I tuoi uomini, mio signore, ti seguiranno verso qualunque sorte.
THÉODEN: Verso qualunque sorte. Dove sono il cavallo e il cavaliere? Dov'è il corno che suonava? Sono passati come la pioggia sulle montagne. Come il vento nei prati. I giorni sono calati a ovest dietro le colline, nell'Ombra. Come siamo giunti a questo?



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SOLDATI: Avanti! Muovetevi! Svelti con quella scala!
ARAGORN: Dammi la tua spada. Come ti chiami?
HALETH: Haleth, figlio di Háma, mio signore. Dicono che non sopravviveremo alla notte. Dicono che non c'è speranza.
ARAGORN: È un'ottima spada, Haleth, figlio di Háma. C'è sempre speranza.
LEGOLAS: Finora ci siamo fidati di te. Non ci hai mai delusi. Perdonami. Sbagliavo a disperarmi.
ARAGORN: Ú-moe edaved, Legolas
GIMLI: Se ci fosse tempo, la farei sistemare. È un po' stretta intorno al torace.
LEGOLAS: Non è il corno degli Orchi.
SOLDATO: Chiama il Re! Aprite il cancello!
GUARDIA: Aprite il cancello!
THÉODEN: Ma com'è possibile?
HALDIR: Porto notizie da Elrond di Gran Burrone. Un'alleanza esisteva una volta fra Elfi e Uomini. Molto tempo fa abbiamo combattuto e siamo morti insieme. Siamo qui per onorare questa lealtà.
ARAGORN: Mae govannen, Haldir. Sei più che benvenuto!
HALDIR: Siamo fieri di combattere al fianco degli Uomini ancora una volta.



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GIMLI: Ah! Potevi scegliere un posto migliore! Beh, qualunque sia la tua fortuna, che superi questa notte!
LEGOLAS: I tuoi amici sono con te, Aragorn.
GIMLI: Che anche loro superino questa notte!
ARAGORN: A Eruchîn, ú-dano i faelas a hyn an uben tanatha le faelas.
GIMLI: Che sta succedendo?
LEGOLAS: Vuoi che te lo descriva? O preferisci avere un rialzo?
GIMLI: Eh, eh, eh, eh!
ARAGORN: Dartho!
THÉODEN: E così ha inizio.
ARAGORN: Tangado a chadad!
ELFO: Tangado a chadad!
LEGOLAS: Faeg i-varv dîn na lanc a nu ranc!
ARAGORN: Hado i philinn!
GIMLI: Hanno colpito qualcosa?
THÉODEN: Tirate a volontà!
GAMLING: Tirate!
SOLDATO: Tirate!
ARAGORN: Ribed hado!
GIMLI: Mandateli da me! Forza!
ARAGORN: Pendraith!
GIMLI: Bene!
ARAGORN: Spade! Spade!
GIMLI: Ah! Legolas! Già due!
LEGOLAS: Io sono a diciassette!
GIMLI: Eh? Non permetterò a orecchie a punta di battermi!
LEGOLAS: Diciannove!



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PIPINO: Merry!
BARBALBERO: Abbiamo raggiunto un accordo.
MERRY: Sì?
BARBALBERO: Ho riferito il vostro nome all'Entaconsulta e abbiamo convenuto che voi non siete Orchi.
PIPINO: Beh, è una buona notizia.
MERRY: E per quanto riguarda Saruman? Siete giunti a una conclusione riguardo a lui?
BARBALBERO: Non avere fretta, mastro Meriadoc.
MERRY: Fretta? Lì ci sono i nostri amici! È del nostro aiuto che hanno bisogno, non possono combattere questa guerra da soli!
BARBALBERO: Guerra? Sì. Ci colpisce tutti. Hmm... Ma tu devi capire, giovane Hobbit, che ci vuole molto tempo per dire qualcosa in vecchio entese, e noi non diciamo mai niente se non vale la pena di prendere molto tempo per dirla.



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GIMLI: Diciassette! Diciotto! Diciannove! Venti! Ventuno! Ventidue, ventitre...
ARAGORN: Hado! Na fennas!
THÉODEN: È tutto qui? Questa è tutta la tua magia, Saruman?
ARAGORN: Togo hon dad, Legolas! Dago hon! Dago hon!
THÉODEN: Difendete il cancello! Fermateli! Non cedete!
GIMLI: Aragorn! Aaah!
ARAGORN: Gimli! Hado i philinn! Herio!



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BARBALBERO: Gli Ent non possono trattenere questa tempesta. Dobbiamo superare certe cose come abbiamo sempre fatto.
MERRY: Come può essere questa la vostra decisione?
BARBALBERO: Questa non è la nostra guerra.
MERRY: Ma fate parte di questo mondo! Non è così? Dovete aiutarci ! Vi prego! Dovete fare qualcosa!
BARBALBERO: Sei giovane e coraggioso, mastro Merry, ma il tuo ruolo in questa storia è finito. Tornatene a casa tua.
PIPINO: Forse Barbalbero ha ragione. Siamo fuori posto, Merry. È troppo per noi. Alla fine che possiamo fare? Abbiamo la Contea. Forse dovremmo tornarci.
MERRY: Le fiamme di Isengard si spargeranno e i boschi di Tucboro e della Terra di Buck bruceranno. E quello che una volta era verde e bello in questo mondo sparirà. Non ci sarà più una Contea, Pipino.



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GAMLING: Aragorn! Ritiratevi nella fortezza! Porta via i tuoi uomini!
ARAGORN: Nan barad! Su, presto! Nan barad! Haldir! Nan barad!
GIMLI: Che state facendo? Perchè vi fermate? Ah!
HALDIR: Nan barad! Ah...
ARAGORN: Haldir!
I SOLDATO: Difendete il cancello!
II SOLDATO: Fermateli!
THÉODEN: Al cancello. Sguainate le spade!
GAMLING: Fate largo! Non resisteremo a lungo!
THÉODEN: Trattienili!
ARAGORN: Quanto tempo ti occorre?
THÉODEN: Il tempo che puoi darmi.
ARAGORN: Gimli !
THÉODEN: Attenzione!
SOLDATO: Difendete il cancello!
GIMLI: Oh, dai, possiamo farcela!
ARAGORN: La distanza è grande.
GIMLI: Lanciami.
ARAGORN: Come?
GIMLI: Non ce la faccio a superarlo. Devi lanciarmi! Ehm... non dirlo all'Elfo.
ARAGORN: Non una parola. Aaah!
THÉODEN: Puntellate la porta!
SOLDATO: Fate largo!
GAMLING: Seguitemi alla barricata!
I SOLDATO: Attenti alle spalle!
II SOLDATO: Tirane un altro qui!
THÉODEN: Più in alto!
SOLDATO: Hanno preso il cancello!
THÉODEN: Gimli! Aragorn ! Allontanatevi!
LEGOLAS: Aragorn!
THÉODEN: Che tutti ripieghino! Falli ripiegare!
GAMLING: Ripiegare! Ripiegare!
THÉODEN: Sono entrati! Hanno aperto una breccia nel Trombatorrione! Ritirarsi!
GAMLING: Ripiegare!
THÉODEN: Ritirarsi!
ARAGORN: Presto! Dentro! Fateli entrare!
GAMLING: Nella fortezza!



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BARBALBERO: Vi lascerò al confine ovest della foresta. Da lì procederete a nord verso la vostra terra natia.
PIPINO: Aspetta! Fermo! Fermo! Torna indietro! Torna indietro! Portaci a sud !
BARBALBERO: A sud? Ma così voi oltrepasserete Isengard.
PIPINO: Sì, esatto. Se andiamo a sud, potremo superare Saruman inosservati. Più ci avviciniamo al pericolo, più evitiamo di farci male. È l'ultima cosa che lui si aspetta.
BARBALBERO: Questo per me non ha senso. Ma, in fondo, voi siete molto piccoli. Forse hai ragione. E allora, sud sia! Tenetevi forte, piccoli della Contea! Mi piace sempre andare a sud. In qualche modo, sembra come andare in discesa.
MERRY: Sei impazzito? Ci cattureranno!
PIPINO: Niente affatto. Questa volta no.



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I SOLDATO: Guardate, Osgiliath è in fiamme!
II SOLDATO: Mordor è qui.
FRODO: L'Anello non salverà Gondor. Ha solo il potere di distruggere. Ti prego, lasciami andare.
FARAMIR: Presto!
FRODO: Faramir! Devi lasciarmi andare!



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BARBALBERO: Quelle famigliole di topi di campagna che a volte si arrampicano e mi fanno un solletico tremendo! Cercano sempre di raggiungere un posto dove... Oh! Molti di questi alberi erano amici miei. Creature che conoscevo da quando erano noce o ghianda.
PIPINO: Mi dispiace, Barbalbero.
BARBALBERO: Avevano delle voci proprie. Saruman. Uno stregone dovrebbe avere più criterio! Aaah! Non esiste una maledizione in elfico, entese o nelle lingue degli Uomini per una tale perfidia. Non mi resta che vedermela con Isengard stanotte, con sassi e pietre.
MERRY: Sì.
BARBALBERO: Venite, amici miei. Gli Ent andranno in guerra. È probabile che andremo verso la rovina. L'ultima marcia degli Ent.



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MADRIL: Faramir! Gli Orchi hanno conquistato il versante est. Sono troppo numerosi. Entro stanotte saremo soverchiati.
SAM: Padron Frodo?
FRODO: L'Anello lo sta chiamando, Sam. L'Occhio di Sauron mi ha quasi scorto.
SAM: Resistete, padron Frodo. Andrà tutto bene.
FARAMIR: Portali da mio padre. Digli che Faramir invia un immenso dono. Un'arma che cambierà le nostre sorti in questa guerra.
SAM: Sai cos'è successo a Boromir? Sai perchè tuo fratello è morto? Perchè ha cercato di prendere l'Anello a Frodo dopo aver giurato di proteggerlo! Ha cercato di ucciderlo! L'Anello ha portato tuo fratello alla pazzia!
SOLDATO: Attenti!
SAM: Padron Frodo?
FRODO: Sono qui. Sono arrivati.
FARAMIR: I Nazgúl!
GOLLUM: Ah...
FARAMIR: Sta' qui ! Non farti vedere! Al riparo!



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THÉODEN: La fortezza è stata conquistata. È finita.
ARAGORN: Avevi detto che non sarebbe mai caduta mentre i tuoi uomini la difendevano! La difendono ancora! Sono morti per difenderla!
I DONNA: Stanno per entrare!
II DONNA: Hanno oltrepassato la porta!
ARAGORN: Non c'è un'altra via per le donne e i bambini per uscire dalle grotte? Non c'è un'altra via?
GAMLING: C'è un passaggio. Conduce alle montagne. Ma non andranno lontano. Gli Uruk-hai sono troppi.
ARAGORN Che le donne e i bambini si dirigano al valico tra le montagne! E barricate l'entrata!
THÉODEN: Quanta morte! Cosa possono gli Uomini contro un odio così scellerato?
ARAGORN: Vieni fuori con me. Affrontiamoli a cavallo.
THÉODEN: Per la morte e la gloria.
ARAGORN: Per Rohan, per il tuo popolo.
GIMLI: Il sole sta sorgendo.
GANDALF: Attendi il mio arrivo alla prima luce del quinto giorno. All'alba guarda a est.
THÉODEN: Sì. Sì. Il corno di Helm, Mandimartello, suonerà nel Fosso un'ultima volta.
GIMLI: Sì!
THÉODEN: Fa' che questa sia l'ora in cui sguainiamo le spade insieme! Feroci atti, sveglia. Non per collera, non per rovina o la rossa aurora! Forza, Eorlingas! Aaah!
ARAGORN: Gandalf.
GANDALF: Re Théoden è da solo.
ÉOMER: Non da solo. Rohirrim!
THÉODEN: Èomer.
ÉOMER: Per il Re!
SOLDATI: Per il Re!



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PIPINO: Sì! Ah, ah ah!
BARBALBERO: Un colpo! Un bel colpo! Abbattete la diga! Liberate il fiume.
MERRY: Pipino, reggiti!
BARBALBERO: Ah, ah, ah, ah! Tenetevi forte, piccoli Hobbit!



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SAM: Che state facendo? Dove state andando?
FRODO: Aaah!
SAM: Sono io. Sono il vostro Sam. Non riconoscete il vostro Sam?
FRODO: Non posso farlo, Sam.
SAM: Lo so. È tutto sbagliato. Noi non dovremmo nemmeno essere qui. Ma ci siamo. È come nelle grandi storie, padron Frodo. Quelle che contano davvero. Erano piene di oscurità e pericoli, e a volte non volevi sapere il finale. Perchè come poteva esserci un finale allegro? Come poteva il mondo tornare com'era dopo che erano successe tante cose brutte?
THÉODEN: Vittoria! Abbiamo vinto!
SAM: Ma alla fine è solo una cosa passeggera, quest'ombra. Anche l'oscurità deve passare. Arriverà un nuovo giorno. E quando il sole splenderà, sarà ancora più luminoso. Quelle erano le storie che ti restavano dentro, anche se eri troppo piccolo per capire il perchè. Ma credo, padron Frodo, di capire, ora. Adesso so. Le persone di quelle storie avevano molte occasioni di tornare indietro e non l'hanno fatto. Andavano avanti, perchè loro erano aggrappate a qualcosa.
FRODO: Noi a cosa siamo aggrappati, Sam?
SAM: C'è del buono in questo mondo, padron Frodo. È giusto combattere per questo.
FARAMIR: Credo che infine siamo arrivati a capirci, Frodo Baggins.
MADRIL: Conosci le leggi del nostro Paese, le leggi di tuo padre. Se li lasci andare pagherai il fio con la vita.
FARAMIR: Allora pagherò il fio. Liberateli!



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GANDALF: La collera di Sauron sarà terribile. La sua rappresaglia, immediata. La battaglia per il Fosso di Helm è finita, la battaglia per la Terra di Mezzo sta per cominciare. Le nostre speranze sono nelle mani di due piccoli Hobbit, sperduti nelle terre desolate.
SAM: Chissà se ci metteranno mai nelle canzoni o nei racconti.
FRODO: Cosa?
SAM: Chissà se la gente dirà mai: "Sentiamo di Frodo e dell'Anello", e io dirò: "Sì, è una delle mie storie preferite". "Frodo era molto coraggioso, vero, papà?". "Sì, figlio mio. Il più famosissimo degli Hobbit, e questo è a dir poco".
FRODO: Ah, hai tralasciato uno dei personaggi principali: Samvise l'Impavido. Voglio sapere di più su di Sam. Frodo non avrebbe fatto granché senza Sam.
SAM: Su, padron Frodo, non dovreste scherzare. Io dicevo sul serio.
FRODO: Anche io.
SAM: Samvise l'Impavido.



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FRODO: Sméagol!
SAM: Non ti aspettiamo, muoviti!
SMÉAGOL: Padrone... Il padrone ha cura di noi. Il padrone non ci farebbe del male.
GOLLUM: Non ha mantenuto la promessa!
SMÉAGOL: Non chiederlo a Sméagol. Povero, povero, Sméagol.
GOLLUM: Il padrone ci ha traditi! Malvagio, infido, falso! Dovremmo torcergli quel sudicio, piccolo collo. Ucciderlo! Ucciderlo! Ucciderli tutti e due! E poi noi prendiamo il tesoro, e diventiamo noi il padrone, eh, eh, eh!
SMÉAGOL: Ma l'Hobbit grasso... lui sa. Ha occhi che osservano sempre.
GOLLUM: Allora dobbiamo strapparglieli. Gli caviamo gli occhi e lo facciamo strisciare.
SMÉAGOL: Sì, sì, sì!
GOLLUM: Ucciderli tutti e due.
SMÉAGOL: Sì. No! No! Troppo rischioso. Troppo!
SAM: Dov'è? Dov'è andato? Ehi, Gollum, dove sei?
FRODO: Sméagol!
GOLLUM: Potremmo lasciare che lei lo faccia.
SMÉAGOL: Sì, lei potrebbe farlo.
GOLLUM: Sì, tesoro, potrebbe. E poi noi lo prendiamo una volta che sono morti.
SMÉAGOL: Una volta morti.
GOLLUM: Shhh! Venite, Hobbit, ce n'è di strada da fare. Sméagol vi guiderà. Seguitemi.



Il ritorno del re



DÉAGOL: Oh! Oh! Oh! Sméagol! Ne ho preso uno! Oh! Oh! Ho preso un pesce, Sméagol! L'ho preso!
SMÉAGOL: Tiralo fuori! Dai, dai, dai! Tiralo fuori! Eh, eh! Déagol! Déagol! Déagol! Dallo a noi, Déagol, mio caro.
DÉAGOL: Perché?
SMÉAGOL: Perché è il mio compleanno e lo voglio.
DÉAGOL: Aaah!
SMÉAGOL: Il mio... Tesoro.
GOLLUM: Ci hanno maledetti! Assassino. "Assassino" ci hanno chiamati. Ci hanno maledetti e cacciati via. Gollum! Gollum! Gollum! E abbiamo pianto, tesoro. Perché eravamo tanto soli. Che freddo stagno per fare un bagno. Polposo, sì, se mi riesce io cerco un pesce. Polposo, sì! E abbiamo dimenticato il sapore del pane, il rumore degli alberi, la delicatezza del vento. Abbiamo dimenticato il nostro nome. Il mio tesoro.


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GOLLUM: Sveglia! Sveglia, su! Sveglia, dormiglioni! Dobbiamo andare, sì. Dobbiamo andare subito.
SAM: Non avete dormito, padron Frodo? Io, invece, anche troppo. Dev'essere tardi.
FRODO: No. Non é tardi. Non é nemmeno mezzodì. Si fanno più buie, le giornate.
GOLLUM: Forza! Dobbiamo andare. Non c'è tempo.
SAM: No, prima padron Frodo deve mangiare qualcosa.
GOLLUM: Non c'è tempo da perdere, sciocco.
SAM: Ecco. Tenete.
FRODO: Non mangi tu?
SAM: Oh, no, non ho fame. Tanto meno di pan di via.
FRODO: Sam...
SAM: E va bene. Non ce ne rimane molto. Dobbiamo stare attenti o ci ritroveremo senza. Su, mangiate, padron Frodo. L'ho razionato. Dovrebbe bastare.
FRODO: Per cosa?
SAM: Il viaggio di ritorno.
GOLLUM: Venite, Hobbit. Molto vicini, ora. Molto vicini a Mordor. Luoghi non sicuri qui. Presto! Shhh!



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PIPINO: Ah... È come se mi trovassi al Drago Verde dopo una lunga giornata di lavoro.
MERRY: Solo che non hai mai fatto una lunga giornata di lavoro.
PIPINO: Eh, eh, eh! Oh! Ah! Ah! Ah!
MERRY: Benvenuti, miei signori, a Isengard!
GIMLI: Voi, piccole canaglie! Ci avete spinti a una bella caccia, e ora vi troviamo a... banchettare e... a fumare!
PIPINO: Siamo seduti sul campo della vittoria, gustando cosucce che ci siamo meritati.
MERRY: Mh.
PIPINO: Il maiale salato é particolarmente buono.
GIMLI: Il maiale salato?
GANDALF: Mh. Hobbit!
MERRY: Siamo agli ordini di Barbalbero, che governa d'ora in avanti Isengard.
BARBALBERO: Giovane mastro Gandalf, sono contento che tu sia qui. Legno e acqua, tronchi e pietre, li posso dominare, ma qui c'è un mago con cui avere a che fare chiuso in questa torre.
GANDALF: E lì Saruman deve rimanere, controllato da te, Barbalbero.
GIMLI: Prendiamoci la sua testa e facciamola finita.
GANDALF: No. Oramai non ha poteri.
BARBALBERO: L'indecenza di Saruman si sta dissolvendo. Gli alberi torneranno a vivere qui. Alberi giovani. Alberi selvatici.
ARAGORN: Pipino!
BARBALBERO: Per la mia corteccia!
GANDALF: Peregrino Tuc! Lo prendo io, giovanotto. Su, presto!



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THÉODEN: Stasera ricordiamo chi ha versato il proprio sangue per difendere questo Paese. A voi, morti vittoriosi!
ROHIRRIM: A voi!
ÉOWYN: Westu Aragorn hál.
THÉODEN: Sono felice per te. È un uomo d'onore.
ÉOWYN: Siete entrambi uomini d'onore.
THÉODEN: Non è stato Théoden di Rohan a condurre il suo popolo alla vittoria. Ah... Non darmi ascolto. Sei giovane. E la serata é per te.
MERRY E PIPINO: Oh, gira pure qua e là e prosciuga la città, ma birra scura mai gusterai come quella che da noi troverai. Mai birra scura mai gusterai come quella che da noi troverai. Se volete le gran marche, le bevete a tonnellate. Ma onesti, su, non cercate più, al Drago Verde andate!
ARAGORN: Nessuna notizia di Frodo.
GANDALF: Nessuna. Niente.
ARAGORN: Abbiamo tempo. Ogni giorno Frodo é più vicino a Mordor.
GANDALF: Ne siamo certi?
ARAGORN: Cosa ti dice il tuo cuore?
GANDALF: Che Frodo é vivo. Sì. Sì, é vivo.



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GOLLUM: Troppi rischi. Troppi rischi. Ladri. Ce l'hanno tolto, rubato. Uccidili. Uccidili! Uccidili tutti e due! Aaah! Shhh! Zitto! Non bisogna svegliarli. Non bisogna rovinare tutto ora.
SMÉAGOL: Ma loro sanno. Lo sanno. Sospettano di noi.
GOLLUM: Cosa dice il mio Tesoro, il mio caro? Sméagol non ha più fegato?
SMÉAGOL: No. Non é vero. No, mai. Sméagol odia quei nauseanti Hobbit. Sméagol li vuole vedere... morti.
GOLLUM: E li vedremo. Sméagol l'ha fatto una volta. Può farlo di nuovo. È nostro! Nostro!
SMÉAGOL: Dobbiamo prendere il Tesoro. Dobbiamo riprenderlo.
GOLLUM: Pazienza! Pazienza, mio caro. Prima dobbiamo condurli da lei.
SMÉAGOL: Dobbiamo condurli alla scala tortuosa.
GOLLUM: Sì, la scala. E poi?
SMÉAGOL: Poi, poi, poi, poi, poi, la scala saliamo finché non arriviamo... alla galleria.
GOLLUM: Ah... E una volta entrati non c'é via d'uscita. Lei ha sempre fame. Ha sempre bisogno di nutrirsi. Deve mangiare. Le arrivano solo luridi Orchi.
SMÉAGOL: E quelli non hanno un buon sapore, vero, tesoro?
GOLLUM: No. Hanno un pessimo sapore, mio caro. Lei brama carne più tenera. Carne di Hobbit.
E quando lei getterà le ossa e gli indumenti vuoti, allora noi lo troveremo.
SMÉAGOL: E lo prenderemo per me!
GOLLUM: Per noi!
SMÉAGOL: Sììì, intendevamo per noi! Eh, eh!
GOLLUM: Gollum. Gollum. Il Tesoro sarà nostro una volta che gli Hobbit siano tutti morti. Eh, eh!
SAM: Traditore! Brutto...
GOLLUM: Aaah! Aaah! Aaah! No! No! Padrone!
FRODO: No, Sam! Lascialo stare!
SAM: L'ho sentito dalla sua bocca! Ci vuole uccidere!
GOLLUM: Mai! Sméagol non farebbe male a una mosca. Ah! Lui é un orrendo Hobbit grasso, che odia Sméagol, e si inventa delle brutte bugie.
SAM: Lurido verme spregevole! Ti spacco la testa!
FRODO: No, no, Sam!
SAM: Bugiardo a me? Tu sei bugiardo!
GOLLUM: Aaah!
FRODO: Se scappa, siamo persi!
SAM: Non m'importa! Non ci riesco, padron Frodo. Non aspetterò che quello ci uccida!
FRODO: Non intendo mandarlo via.
SAM: Voi non capite, vero? È un furfante!
FRODO: Non possiamo fare questa cosa da soli, Sam, non senza una guida. Devi essere dalla mia parte.
SAM: Sono dalla vostra parte, padron Frodo.
FRODO: Lo so, Sam. Lo so. Fidati di me. Vieni, Sméagol.



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LEGOLAS: Le stelle sono velate. Qualcosa si scuote a est. Un insonne malanimo. L'Occhio del nemico si muove.
MERRY: Che cosa fai? Pipino! Pipino!
GANDALF: Eh...
MERRY: Pipino. Sei impazzito?
PIPINO: Voglio solo dargli uno sguardo. Per l'ultima volta.
MERRY: Rimettilo dov'era. Pipino... No! Pipino!
LEGOLAS: Lui è qui.
SAURON: Ti vedo.
MERRY: Pipino! Aiuto! Gandalf! Aiutatelo!
ARAGORN: Uh!
MERRY: Pipino!
GANDALF: Idiota di un Tuc!
PIPINO: Ah...
GANDALF: Guardami.
PIPINO: Gandalf, perdonami.
GANDALF: Guardami. Che cosa hai visto?
PIPINO: Un albero. C'era un albero bianco in un cortile di pietra. Era morto. La città era in fiamme.
GANDALF: Minas Tirith... È questo che hai visto?
PIPINO: Ho visto... Ho visto lui. Sentivo la sua voce nella mia testa.
GANDALF: E cosa gli hai detto? Parla!
PIPINO: Mi ha chiesto il mio nome. Non ho risposto. Mi ha fatto male.
GANDALF: Cosa gli hai detto di Frodo e dell'Anello? Non c'era menzogna negli occhi di Pipino. Uno sciocco, ma uno sciocco onesto, lui rimane. Non ha detto niente a Sauron di Frodo e dell'Anello. Siamo stati fortunati. Pipino ha visto nel Palantír una traccia dei piani del nemico. Sauron si muove per colpire la città di Minas Tirith. La sconfitta al Fosso di Helm ha mostrato una cosa al nostro nemico: sa che l'erede di Elendil si é fatto avanti. Gli Uomini non sono deboli come immaginava. C'é ancora coraggio. Forza a sufficienza per sfidarlo, magari. Sauron teme questo. Non rischierà che i popoli della Terra di Mezzo si uniscano sotto un'unica bandiera. Ridurrà Minas Tirith al suolo, piuttosto che vedere un Re tornare sul trono degli Uomini. Se i segnali di Gondor sono accesi, Rohan deve prepararsi alla guerra.
THÉODEN: Dimmi, perché dovremmo correre in aiuto di coloro che ce l'hanno rifiutato? Cosa dobbiamo a Gondor?
ARAGORN: Io andrò.
GANDALF: No!
ARAGORN: Vanno avvertiti.
GANDALF: E lo saranno. Andrai a Minas Tirith per un'altra strada. Segui il fiume. Cerca le navi nere. Tenete a mente: ci sono cose ora in movimento che non possono essere disfatte. Io cavalco verso Minas Tirith e non ci andrò da solo. Di tutti gli Hobbit ficcanaso, Peregrino Tuc, tu sei il peggiore! Presto! Presto!
PIPINO: Dove stiamo andando?
MERRY: Perché hai guardato? Perché tu devi sempre guardare?
PIPINO: Non lo so. È più forte di me.
MERRY: È sempre così.
PIPINO: Mi dispiace, va bene? Non lo farò più.
MERRY: Ma non riesci a capire? Il nemico pensa che tu abbia l'Anello. Si metterà alla tua ricerca, Pipino. Devono portarti via da qui.
PIPINO: E tu... tu verrai con me? Merry?
MERRY: Muoviti!
PIPINO: Quanto dista Minas Tirith?
GANDALF: Tre giorni a cavallo, come il volo dei Nazgûl. E spera che non ne abbiamo uno alle calcagna.
MERRY: Tieni. Qualcosa per il viaggio.
PIPINO: L'erba pipa di Pianilungone.
MERRY: Lo so che l'hai finita. Tu fumi troppo, Pipino.
PIPINO: Ma... ma ci rivedremo presto. Non é così?
MERRY: Non lo so. Non lo so cosa capiterà.
PIPINO: Merry...
GANDALF: Corri, Ombromanto. Mostraci cosa significa "fretta".
PIPINO: Merry!
ARAGORN: Merry!



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ELROND: Conducila per la strada più sicura. Una nave é ancora ai Rifugi Oscuri. Attende per portarla oltremare. L'ultimo viaggio di Arwen Undmiel. Non c'è nulla per te qui, solo morte.
FIGWIT: Dama Arwen, non possiamo tardare. Mia signora!
ARWEN: Dimmi cosa hai visto.
ELROND: Arwen!
ARWEN: Tu hai il dono della preveggenza. Che cosa hai visto?
ELROND: Ho guardato nel tuo futuro e ho visto morte.
ARWEN: Ma c'è anche la vita. Hai visto che c'era un bambino. Hai visto mio figlio.
ELROND: Quel futuro è quasi sparito.
ARWEN: Ma non è perduto.
ELROND: Nulla è certo.
ARWEN: Alcune cose sono certe. Se ora lo lascio, lo rimpiangerò per sempre. È il momento.



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ARWEN: Dalle ceneri la fiamma sarà risvegliata. Una luce dall'ombra spunterà. Rinnovata sarà la lama che fu spezzata.
ELENDIL: Aaah!
ARWEN: Il senza corona di nuovo Re sarà. Riforgia la spada. Padre...
ELROND: Le tue mani sono fredde. La vita degli Eldar ti sta lasciando.
ARWEN: È stata una mia scelta. Padre, con o senza la tua volontà, non c'é nessuna nave, ora, che possa portarmi via.



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GANDALF: Siamo appena entrati nel regno di Gondor. Minas Tirith, la città dei Re. Fate largo!
PIPINO: È l'albero. Gandalf. Gandalf.
GANDALF: Sì, l'Albero Bianco di Gondor. L'albero del Re. Il sire Denethor, tuttavia, non é il Re. È solo un Sovrintendente, un custode del trono. Ora fa' attenzione: il sire Denethor è il padre di Boromir. Dargli notizia della morte del suo amato figliolo non sarebbe saggio. E non menzionare Frodo né l'Anello. E non dire niente nemmeno di Aragorn. In effetti, è meglio che non parli, Peregrino Tuc. Salute a te, Denethor, figlio di Ecthelion, signore e Sovrintendente di Gondor. Giungo con notizie in questa ora buia, e con consigli.
DENETHOR: Forse giungi per spiegare questo. Forse sei qui per dirmi perché mio figlio è morto.
BOROMIR: Ah!
PIPINO: Boromir è morto per salvare noi, il mio parente e me. È caduto difendendoci da molti nemici.
GANDALF: Pipino!
PIPINO: Io offro i miei servigi, anche se insufficienti, in pagamento di questo debito.
GANDALF: Alzati! Mio signore, ci sarà il momento del cordoglio per Boromir, ma non è adesso. La guerra è in arrivo. Il nemico è quasi alle porte. Come Sovrintendente, devi difendere questa città. Dove sono gli eserciti di Gondor? Hai ancora degli amici. Non sei solo in questa lotta. Manda un messaggio a Théoden di Rohan. Che accenda i segnali!
DENETHOR: Tu credi di essere saggio, Mithrandir. Ma con le tue sottigliezze non hai discernimento. Credi che gli occhi della Torre Bianca siano ciechi? Io ho visto più di quanto tu sappia. Con la tua mano sinistra mi useresti come scudo contro Mordor, e con la destra cercheresti di soppiantarmi. So chi cavalca con Théoden di Rohan. Ah, sì! È giunta voce alle mie orecchie di questo Aragorn, figlio di Arathorn, e te lo dico ora: non intendo piegarmi a questo Ramingo del Nord, l'ultimo di una cenciosa casata a lungo orbata di signoria e comando.
GANDALF: Non ti è concessa l'autorità per negare il ritorno del Re, Sovrintendente.
DENETHOR: Il regno di Gondor è mio e di nessun altro!
GANDALF: Vieni.



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PIPINO: Immagino che sia solo una posizione cerimoniale. Insomma, non si aspettano veramente che io vada a combattere... O sì?
GANDALF: Sei al servizio del Sovrintendente ora. Dovrai fare quello che ti verrà detto, Peregrino Tuc, guardia della Cittadella.
PIPINO: Che silenzio!
GANDALF: È il respiro profondo prima del balzo.
PIPINO: Non voglio trovarmi in una battaglia, ma aspettare sull'orlo di una che non posso evitare è ancora peggio. C'è qualche speranza, Gandalf? Per Frodo e Sam?
GANDALF: Non c'è mai stata molta speranza. Solo quella di uno sciocco. Il nostro nemico è pronto. Tutte le sue forze radunate. Non solo Orchi, ma anche Uomini, legioni di Haradrim dal sud, mercenari dalla costa. Tutti risponderanno all'appello di Mordor.
CORSARO: Presto!
GANDALF: Sarà la fine di Gondor per come la conosciamo noi. Qui il colpo di martello cadrà con più violenza. Se il fiume verrà preso, se la guarnigione di Osgiliath cadrà, l'ultima difesa di questa città sarà annientata.
PIPINO: Ma abbiamo lo Stregone Bianco. Questo varrà pure qualcosa. Gandalf?
GANDALF: Sauron deve ancora rivelare il suo servo più micidiale, colui che condurrà alla guerra gli eserciti di Mordor. Colui che, come dicono, nessun Uomo vivente può uccidere. Il Re degli Stregoni di Angmar. Tu lo hai già incontrato. Ha pugnalato Frodo a Colle Vento. È il Signore dei Nazgûl, il più potente dei Nove. Minas Morgul è la sua tana.



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GOLLUM: La Città Morta. Bruttissimo posto. Pieno di... nemici. Ah! Ah! Presto! Presto! Ci vedranno! Ci vedranno! Venite via! Venite via! Guardate! L'abbiamo trovata. La via per entrare a Mordor. La scala segreta. Salite.
SAM: No, padron Frodo!
GOLLUM: Non di là! Ah! Che cosa fa?
SAM: No!
FRODO: Mi stanno chiamando.
GOLLUM: No! Nascondetevi! Nascondetevi!
FRODO: Aaah! Sento la sua lama.
GANDALF: Infine ci siamo. La grande battaglia del nostro tempo.
GOLLUM: Venite via, Hobbit. Saliamo. Dobbiamo salire.



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GANDALF: La scacchiera è pronta. Le pedine si muovono. Ragazzo mio, c'è un còmpito da svolgere. Un'altra opportunità per uno della Contea di dimostrare il suo valore. Non devi deludermi.



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GOTHMOG: Silenzio.
FARAMIR: Al fiume! Presto! Presto!
SOLDATO: Venite!
GOTHMOG: Più in fretta. Sguainate le spade.
I SOLDATO: A destra! Per Osgiliath! Non devono entrare!
II SOLDATO: Respingiamoli! A destra!



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PIPINO: Ah!
GUARDIA: Cos'è?
GANDALF: Amon Dîn.
GUARDIA: Il fuoco! Il fuoco di Amon Dîn è acceso!
GANDALF: La speranza divampa.



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ARAGORN: I fuochi di Minas Tirith! I fuochi sono accesi! Gondor chiede aiuto!
THÉODEN: E Rohan risponderà. Radunate i Rohirrim! Riunisci l'esercito a Dunclivo. Tutti gli uomini che riesci a trovare. Hai solo due giorni. Al terzo partiamo per Gondor. In guerra.
ÉOMER: Soldati, preparatevi a partire!
THÉODEN: Gamling!
GAMLING: Mio signore.
THÉODEN: Attraversa in fretta il Riddermark. Raduna tutti gli uomini validi a Dunclivo.
GAMLING: Mio signore.
ARAGORN: Cavalcherai con noi?
ÉOWYN: Solo fino all'accampamento. È tradizione che le donne della corte salutino gli uomini. Gli uomini hanno trovato il loro capitano. Ti seguiranno in battaglia, fino alla morte. Tu ci hai dato speranza.
THÉODEN: E così sarà dinanzi alle mura di Minas Tirith che il destino del nostro tempo verrà deciso.
ÉOMER: È giunta l'ora! Cavalieri di Rohan, giuramenti avete prestato. Adesso manteneteli tutti! terra! Ah!



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SOLDATO: Dobbiamo ucciderli!
MADRIL: Faramir! Non possiamo fermarli. La città è perduta.
FARAMIR: Ordina di uscire allo scoperto. Ci dirigiamo a Minas Tirith.
MADRIL: I Nazgûl!
SOLDATO: È finita!
FARAMIR: Allo scoperto!
SOLDATO: Da questa parte!
FARAMIR:Ripiegare! Ripiegare su Minas Tirith!
SOLDATO: Al riparo! Ripiegare!
FARAMIR: Ritirata! Ritirata!
SOLDATO: Via! Via!
GOTHMOG: Oh! L'Era degli Uomini è finita. Il tempo degli Orchi è giunto.
I SOLDATO: Ritiriamoci! Via! Ci uccideranno! Presto, a Minas Tirith!
II SOLDATO: Il Mithrandir.
III SOLDATO: Il Cavaliere Bianco!
GUARDIA: Tenetevi pronti! Aprite!
FARAMIR: Mithrandir. Hanno spezzato le nostre difese. Hanno preso il ponte e la sponda ovest. Battaglioni di Orchi attraversano il fiume.
IORLAS: Come aveva predetto sire Denethor. Da tempo aveva previsto questa rovina.
GANDALF: Previsto senza fare nulla! Faramir, questo non è il primo Mezzuomo che incontri sul tuo cammino.
FARAMIR: No.
PIPINO: Hai visto Frodo e Sam?
GANDALF: Dove? Quando?
FARAMIR: Nell'Ithilien. Meno di due giorni fa. Gandalf, sono sulla strada per la Valle di Morgul.
GANDALF: E poi c'é il Valico di Cirith Ungol.
PIPINO: Che cosa significa? Che cosa c'è?
GANDALF: Faramir, dimmi tutto.
FRODO: Ah!



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GOLLUM: Attento, padrone. Attento. Molto profondo se cadi. Molto pericolosa è la scala. Vieni, padrone. Vieni da Sméagol.
SAM: Padron Frodo! Indietro, tu! Non lo toccare!
GOLLUM: Perché lui odia il povero Sméagol? che cosa ha mai fatto Sméagol a lui? Padrone? Il padrone porta un pesante fardello. Sméagol lo sa. Pesante, pesante fardello. Il grassone non lo sa. Sméagol bada al suo padrone. Lui lo vuole. Ne ha bisogno. Sméagol glielo vede negli occhi. Molto presto lui te lo chiederà. Tu vedrai. Il grassone ti porterà via l'Anello.



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RE DEGLI STREGONI: Fa' avanzare tutte le legioni. Non cessare l'attacco fino alla presa della città. Uccideteli tutti.
GOTHMOG: E riguardo allo stregone?
RE DEGLI STREGONI: Lo spezzerò.
I SOLDATO: Dove sono i Cavalieri di Théoden?
II SOLDATO: L'esercito di Rohan arriverà? Mithrandir?
GANDALF: Il coraggio è la migliore difesa che tu abbia ora.
PIPINO: Giuro di essere fedele e di prestare i miei servigi a Gondor in pace e in guerra, con la vita o con la morte da... da questo momento in avanti finché il mio signore non mi rilasci o la morte non mi prenda.
DENETHOR: E io non lo dimenticherò, né mancherò di ricompensare ciò che mi sarà dato. Fedeltà con amore. Valore con onore. Tradimento con vendetta. Non dovremmo con tanta leggerezza abbandonare le difese esterne, difese che tuo fratello a lungo ha tenuto intatte.
FARAMIR: Cosa vuoi che faccia?
DENETHOR: Io non cederei il fiume nel Pelennor e il forte. Osgiliath va riconquistata.
FARAMIR: Mio signore, Osgiliath è stata invasa.
DENETHOR: Molto dev'essere rischiato in guerra. C'è un capitano che abbia ancora il coraggio di eseguire la volontà del suo signore?
FARAMIR: Vorresti che i nostri posti fossero stati scambiati, che io fossi morto e che Boromir vivesse.
DENETHOR: Sì. Vorrei questo.
FARAMIR: Sei stato derubato di Boromir. Farò quello che posso in sua vece. Se dovessi tornare, considerami di più, padre.
DENETHOR: Questo dipenderà dal modo in cui tornerai.
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SAM: Che stai combinando? Te la stai svignando, eh?
GOLLUM: Svignando? Svignando? L'Hobbit grasso è sempre gentile. Sméagol mostra loro vie segrete che nessun altro può trovare e loro dicono "te la svigni". Te la svigni... Che bell'amico! Oh sì, tesoro mio. Bell'amico, bell'amico...
SAM: E va bene, va bene. È che mi hai spaventato. Che stavi facendo?
GOLLUM: Me la svignavo.
SAM: Bravo. Fa' come ti pare. Mi dispiace svegliarvi, padron Frodo. Dobbiamo proseguire.
FRODO: È ancora buio.
SAM: Qui è sempre buio. È sparito! Il pane elfico.
FRODO: Cosa? Ci rimane soltanto questo?
SAM: L'ha preso lui! Dev'essere stato lui!
GOLLUM: Sméagol? No, no, non il povero Sméagol. Sméagol odia il cattivo pane elfico.
SAM: Sei un miserabile bugiardo! Che cosa ne hai fatto?
FRODO: Lui non lo mangia. Non può averlo preso lui.
GOLLUM: Guarda. Che cos'è? Oh, briciole sui suoi vestiti. L'ha preso lui! L'ha preso lui! L'ho visto. S'ingozza sempre quando il padrone non guarda.
SAM: È una sporca bugia! Sei uno schifoso traditore!
FRODO: Sam!
SAM: Come ti...?
FRODO: Smettila! Sam!
SAM: Lo uccido!
FRODO: Sam! No!
SAM: Oh, mio.... Scusate, non volevo arrivare a tanto, ma ero così... così arrabbiato. Su, avanti, riposate un po'.
FRODO: Sto bene.
SAM: No. No, non state bene. Siete esausto. È quel Gollum! È questo posto! È quel coso intorno al collo! Potrei aiutarvi... Potrei portarlo per un po'. Potrei portarlo per un po'. Portarlo per un po'. Portarlo per un po'. Dividere l'onere. Dividere l'onere, l'onere, l'onere...
FRODO: Allontànati!
SAM: Non voglio tenerlo. Voglio solo aiutarvi.
GOLLUM: Visto? Visto? Lo vuole tutto per sé.
SAM: Sta' zitto, tu!
GOLLUM: Eh, eh eh!
SAM: Vattene via! Vattene via!
FRODO: No, Sam. Sei tu. Mi dispiace, Sam.
SAM: Ma lui è un bugiardo. Vi ha avvelenato contro di me.
FRODO: Non puoi più aiutarmi.
SAM: Non dite sul serio.
FRODO: Torna a casa.



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GANDALF: Faramir! Faramir! La volontà di tuo padre è diventata follia. Non gettare via la tua vita in modo così avventato.
FARAMIR: Dove sta la mia lealtà se non qui?
GANDALF: Tuo padre ti vuole bene, Faramir. Se ne ricorderà prima della fine.
DENETHOR: Sai cantare, messer Hobbit?
PIPINO: Ecco... sì. Almeno abbastanza bene per la mia gente. Ma non abbiamo canzoni per grandi palazzi e tempi malvagi.
DENETHOR: E perché le vostre canzoni sarebbero inadatte al mio palazzo? Cantami una canzone.
PIPINO: Casa è alle spalle, il mondo avanti. Le strade da seguire, tante. Nell'ombra il mio viaggio va finché luce nel cielo sarà. Nebbia e ombra, oscurità, tutto svanirà. Tutto svanirà.
TROLL: March! March! March! March! March!



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I SOLDATO: Fate largo al Re! Fate largo!
II SOLDATO: Mio signore.
III SOLDATO: Salute a te, sire.
THÉODEN: Grimbold, quanti sono?
GRIMBOLD: Circa 500 uomini dall'Ovestfalda, mio signore.
THÉODEN: I Cavalieri di Acquaneve dove sono?
GAMLING: Nessuno è venuto, signore.
THÉODEN: Seimila lance. Meno della metà di quante speravo.
ARAGORN: Seimila non basteranno per spezzare le linee di Mordor.
THÉODEN: Ne arriveranno altri.
ARAGORN: Ogni ora persa affretta la sconfitta di Gondor. Abbiamo fino all'alba, poi dobbiamo andare.
SOLDATO: Ehi! Buono! Buono...
LEGOLAS: I cavalli sono irrequieti e gli uomini silenziosi.
ÉOMER: Si innervosiscono all'ombra della montagna.
GIMLI: Quella strada, là, dove conduce?
LEGOLAS: È la strada per il Dimholt, la porta sotto la montagna.
ÉOMER: Chiunque vi si avventuri non fa ritorno. Quella montagna é malvagia.
GIMLI: Aragorn. Troviamo del cibo.
ÉOWYN: Ecco. Un vero scudiero di Rohan!
MERRY: Sono pronto!
ÉOWYN: Oh! Ah, ah, ah, ah, ah!
MERRY: Chiedo scusa. Non è così pericolosa. Non è nemmeno affilata.
ÉOWYN: Eh, non va bene. Non ucciderai molti Orchi con una lama smussata. Forza! Dal fabbro. Corri!
ÉOMER: Non dovresti incoraggiarlo.
ÉOWYN: Non dovresti dubitare di lui.
ÉOMER: Non dubito del suo cuore, ma della portata del suo braccio.
ÉOWYN: Perché Merry dovrebbe restare indietro? Lui ha motivo di andare in guerra quanto te. Perché non può combattere per coloro che ama?



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ARWEN: Io scelgo una vita mortale. Come avrei voluto poterlo vedere un'ultima volta.
ARAGORN: Ah!
GUARDIA: Signore? Re Théoden vi attende, mio signore.
THÉODEN: Prendo congedo.
ARAGORN: Mio signore Elrond.
ELROND: Vengo da parte di colei che io amo. Arwen sta morendo. Non sopravviverà a lungo al male che ora si sparge da Mordor. La luce della Stella del Vespro si affievolisce. Mentre il potere di Sauron aumenta, le sue forze diminuiscono. La vita di Arwen ora è legata al destino dell'Anello. L'Ombra è su di noi, Aragorn. La fine è giunta.
ARAGORN: Non sarà la nostra fine, ma la sua.
ELROND: Tu vai verso la guerra, ma non verso la vittoria. Gli eserciti di Sauron marciano su Minas Tirith, questo lo sai. Ma in segreto egli invia un'altra forza che attaccherà dal fiume. Una flotta di navi dei Corsari veleggia dal Sud. Entreranno nella città tra due giorni. Siete numericamente inferiori. Vi occorrono più uomini.
ARAGORN: Non ce ne sono.
ELROND: Ci sono coloro che dimorano nella montagna.
ARAGORN: Assassini... Traditori... Dovrei chiamarli a combattere? Non credono in nulla. Non rispondono a nessuno.
ELROND: Risponderanno al Re di Gondor. Andúril, fiamma dell'Occidente, forgiata dai frammenti di Narsil.
ARAGORN: Sauron non avrà dimenticato la Spada di Elendil. La lama che fu spezzata farà ritorno a Minas Tirith.
ELROND: L'Uomo che può brandire il potere di questa spada può chiamare a sé un esercito più micidiale di qualunque altro su questa terra. Metti da parte il Ramingo. Diventa ciò che sei nato per essere. Prendi la via del Dimholt. Ónen i-Estel Edain.
ARAGORN: Ú-chebin estel anim.



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ÉOWYN: Perché fai questo? La guerra è a est. Non puoi andare via la vigilia di una battaglia. Non puoi abbandonare i tuoi uomini.
ARAGORN: Éowyn...
ÉOWYN: Ci occorri qui.
ARAGORN: Perché sei venuta?
ÉOWYN: Non lo sai?
ARAGORN: È solo di un'ombra e un pensiero che sei innamorata. Non posso darti quello che cerchi.
GIMLI: Dove credi di andare, me lo dici?
ARAGORN: Non questa volta. Questa volta devi restare, Gimli.
GIMLI: Hm.
LEGOLAS: Non hai imparato nulla sulla testardaggine dei Nani?
GIMLI: Tanto vale che ti rassegni. Verremo con te, giovanotto.
I SOLDATO: Cos'è successo? Dove sta andando?
II SOLDATO: Non capisco.
III SOLDATO: Sire Aragorn!
II SOLDATO: Perché parte la vigilia della battaglia?
GAMLING: Parte perché non c'è alcuna speranza.
THÉODEN: Parte perché deve farlo.
GAMLING: Troppo pochi sono venuti. Non possiamo sconfiggere gli eserciti di Mordor.
THÉODEN: No, non possiamo. Ma li incontreremo in battaglia, nonostante tutto.



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THÉODEN: Ho lasciato istruzioni. Il popolo deve seguire la tua guida in mia vece. Occupa il mio trono nel Palazzo d'Oro. A lungo possa tu difendere Edoras se la battaglia va male.
ÉOWYN: Quale altro dovere vuoi che io esegua, mio signore?
THÉODEN: Dovere? No. Vorrei che tu sorridessi di nuovo, non piangere per coloro per cui è giunta l'ora. Tu vivrai per vedere questi giorni rinnovati. Basta con la disperazione.



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GIMLI: Che razza di esercito si attarderebbe in un posto simile?
LEGOLAS: Uno maledetto. Molto tempo fa, gli Uomini della Montagna giurarono all'ultimo Re di Gondor di andare in suo soccorso, di combattere. Ma quando arrivò il momento, quando il bisogno di Gondor fu incalzante, fuggirono, svanendo nel buio della montagna. E così Isildur li maledì. Non avrebbero più trovato pace fino all'adempimento della promessa.
GIMLI: Il calore del mio sangue sembra che me l'abbiano portato via.
LEGOLAS: La via é chiusa. Fu creata da coloro che sono morti. E i Morti la custodiscono. La via è chiusa.
ARAGORN: Brego! Non ho timore della morte.
GIMLI: Beh, questa é una cosa mai sentita! Un Elfo andrà sottoterra quando un Nano non osa farlo? Oh! Oh, sarei lo zimbello di tutti!



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THÉODEN: Dobbiamo viaggiare leggeri e veloci. Lunga è la strada. Uomini e bestie devono arrivare con la forza per combattere.
SOLDATI: In sella! Minas Tirith ci aspetta! Coraggio, tutti insieme! Bisogna muoversi, presto!
THÉODEN: I piccoli Hobbit non sono adatti alla guerra, messer Meriadoc.
MERRY: Tutti i miei amici sono andati in battaglia. Mi vergognerei a non farne parte.
THÉODEN: Ci sono tre giorni per Minas Tirith e nessuno dei miei Cavalieri può averti come fardello.
MERRY: Io voglio combattere.
THÉODEN: Non aggiungerò altro.
SOLDATO: Avanti! Coraggio, sbrighiamoci! A cavallo, andiamo! Avanti, avanti!
MERRY: Oh!
SOLDATI: A Minas Tirith!
ÉOWYN: Cavalca con me.
SOLDATO: In formazione! In formazione!
MERRY: Mia signora!
ÉOMER: In formazione, muovetevi!
SOLDATO: In formazione, muovetevi!
THÉODEN: Cavalcate! Cavalcate su Gondor!



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RE DEI MORTI: Chi entra nei miei domini?
ARAGORN: Uno che avrà la vostra lealtà.
RE DEI MORTI: I Morti non consentono ai vivi di passare.
ARAGORN: Invece lo consentirai a me.
RE DEI MORTI: Ah, ah, ah, ah, ah! Ah, ah, ah, ah, ah! La via è chiusa. Fu creata da coloro che sono morti. E i Morti la custodiscono. La via è chiusa. Ora devi morire.
ARAGORN: Io vi invito a rispettare il giuramento.
RE DEI MORTI: Nessuno tranne il Re di Gondor può comandarmi. Quella stirpe fu spezzata!
ARAGORN: È stata ricostruita. Combattete per noi, e riacquistate il vostro onore. Cosa rispondete? Cosa rispondete?
GIMLI: Ah! Sprechi tempo, Aragorn. Non avevano onore da vivi e non lo hanno ora che sono morti.
ARAGORN: Io sono l'erede di Isildur. Combattete per me, e io riterrò rispettato il vostro giuramento. Cosa rispondete?



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IORLAS: Aprite il cancello! Presto! Presto! In fretta!
DENETHOR: Faramir! Non ditemi che è morto.
IORLAS: Erano inferiori di numero. Nessuno è sopravvissuto.
GOTHMOG: Paura... La città ne é infestata. Alleviamo il loro dolore. Rilasciate i prigionieri!
ORCO: Catapulte!
DENETHOR: I miei figli si sono spenti. La mia stirpe è finita.
PIPINO: È vivo!
DENETHOR: La Casa dei Sovrintendenti è venuta meno.
PIPINO: Va curato, mio signore.
DENETHOR: La mia stirpe è finita!
PIPINO: Mio signore!
DENETHOR: Rohan ci ha lasciati soli.
GOTHMOG: Eh, eh!
DONNA: Éothar, vieni qui! Vieni qui!
DENETHOR: Théoden mi ha tradito.
SOLDATO: Attenti!
DENETHOR: Abbandonate i vostri posti! Scappate! Mettetevi in salvo! Oh!
GANDALF: Prepararsi alla battaglia! Presto! Alle mura! Difendete le mura! Alle vostre postazioni!
SOLDATO: Dai! Salite! Più veloci!
GANDALF: Spedite quelle orrende bestie nell'abisso!
GOTHMOG: Restate dove siete!
I SOLDATO: Ci occorre altro pietrame per....
II SOLDATO: Attenti!
III SOLDATO: Al livello inferiore, presto!
IV SOLDATO: Raddoppiate la guardia!
GOTHMOG: Aah!
PIPINO: Aaah!
GANDALF: Respingeteli! Non cedete alla paura! Restate ai vostri posti! Combattete! Attenti alle torri! Mirate ai Troll! Uccidete i Troll! Abbatteteli! Respingeteli! Peregrino Tuc! Torna alla Cittadella!
PIPINO: Ci hai chiamati per combattere.
GANDALF: Ah! Questo non é posto per un Hobbit. Una vera guardia della Cittadella. Ora torna sulla collina, presto! Presto!
ORCHI: Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond!



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GOLLUM: Lì dentro.
FRODO: Cos'è questo posto?
GOLLUM: Il padrone deve andare dentro la galleria.
FRODO: Ora che sono qui non credo di volerlo.
GOLLUM: Ma è l'unica via. Entra o torna indietro.
FRODO: Non posso tornare indietro. Che cos'è quest'odore?
GOLLUM: Sporcizia di Orchi. Gli Orchi vengono qui qualche volta. Presto! Di qua.
FRODO: Sméagol?
GOLLUM: Sono qui.
FRODO: È appiccicoso. Che cos'é?
GOLLUM: Vedrai. Oh, sì. Vedrai...
FRODO: Sméagol? Sméagol! Sméagol! Sam...
SAM: Oooh... Oh!
FRODO: Oh! Oh!
GALADRIEL: E a te, Frodo Baggins, io dono la luce di Eärendil, la nostra stella più amata. Possa essere per te una luce in luoghi oscuri, quando ogni altra luce si spegne.
FRODO: Aiya Eärendil Elenion Ancalima! Ah! Ah! Ah...
GOLLUM: Mosca birichina, piangi, piccina? Nella ragnatela tu sarai mangiato. L'hai scampata, vero, tesoro? Non questa volta. Non questa volta.
FRODO: Nooo!
GOLLUM: Non siamo stati noi. Non siamo stati noi! Sméagol non farebbe del male al padrone. Abbiamo promesso. Tu devi crederci. È stato il Tesoro! Il Tesoro ce l'ha fatto fare!
FRODO: Devo distruggerlo, Sméagol. Devo distruggerlo per il bene di tutti e due.
GOLLUM: Aaah!
FRODO: Mi dispiace tanto, Sam. Mi dispiace tanto.
GALADRIEL: Questo incarico é stato affidato a te, Frodo della Contea. Se tu non troverai il modo, nessuno potrà.
FRODO: Ah!



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ORCHI: Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond! Grond!
GANDALF: Tornate al cancello! Presto!
SOLDATO: Prepariamoci ad accoglierli!



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DENETHOR: Nessuna tomba per Denethor e Faramir. Nessun lungo, lento sonno di morte imbalsamato. Bruceremo come i Re barbari del passato. Portate legna e olio.
GANDALF: Fermi! Fermi! Siete soldati di Gondor. Qualunque cosa oltrepassi quel cancello, non cederete terreno. Puntare! Lanciare!



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FRODO: Uh...
SAM: Lascialo andare, lurido essere! Lascialo andare! Non lo toccherai mai più! Avanti, fatti sotto. Aaah! Ah! Indietro! Padron Frodo! Oh, no. Frodo! Padron Frodo! Svegliatevi. Non lasciatemi qui da solo. Non andate dove non posso seguirvi. Svegliatevi. Non sta dormendo. È morto.
SHAGRAT: Che cos'é? Pare che la vecchia Shelob se la sia voluta spassare.
GORBAG: Ne ha ucciso un altro, eh?
SHAGRAT: No. Questo qui non è morto.
SAM: Non è morto?
SHAGRAT: Lei lo infilza col suo pungiglione e lui si affloscia come un pesce senza lisca! Poi lei procede con lui. Ah! È così che le piace nutrirsi. Sangue. Fresco! Portatelo nella torre!
SAM: Samwise, stupido!
GORBAG: Questa feccia si risveglierà tra un paio d'ore.
SHAGRAT: E desidererà non essere mai nato.



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DENETHOR: La dimora della sua anima si sgretola. Sta bruciando. Già bruciando.
PIPINO: Lui non é morto. Lui... lui non è morto! Eh! Eh! No! No! No! No! Non è morto! No!
DENETHOR: Addio, Peregrino, figlio di Paladino. Ti esonero dal mio servizio. Ora va' e muori nella maniera che riterrai più giusta. Versate olio sulla legna!
PIPINO: Gandalf! Dov'é Gandalf? Gandalf!



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GANDALF: Ritirata! Hanno aperto una breccia! Hanno preso il ponte! Ripiegare sul secondo livello! Portate via le donne e i bambini! Portateli via! Ritirata! Presto! Presto!
GOTHMOG: Muovete sulla città! Uccidete quelli che incontrate!
SOLDATO: Abbattiamoli!
GANDALF: Combattete! Fino all'ultimo uomo! Per la vostra vita!
ÉOWYN: Coraggio, Merry! Coraggio per i nostri amici!
GOTHMOG: Formare le fila, vermi! Formare le fila! Le picche davanti! Gli arcieri dietro!
THÉODEN: Éomer, porta la tua Éored sul fianco sinistro.
ÉOMER: Prepararsi!
THÉODEN: Gamling, segui il vessillo del Re al centro! Grimbold, porta la tua compagnia a destra dopo aver passato le mura! Avanti, e non temete l'oscurità! Desti! Desti, Cavalieri di Théoden! Lance saranno scosse! Scudi saranno frantumati! Un giorno di spade! Un giorno rosso! Prima che sorga il sole!
ÉOWYN: Vada come vada, resta con me. Io baderò a te.
THÉODEN: Cavalcate ora! Cavalcate ora! Cavalcate per la rovina e per la fine del mondo! Morte!
SOLDATI: Eh!
THÉODEN: Morte!
SOLDATI: Eh!
THÉODEN: Morte!
MERRY: Ah!
ÉOWYN: Ah!
THÉODEN: Avanti, Eorlingas! Morte!
SOLDATI: Eh!
GOTHMOG: Tirate!
MERRY: Aaah!
THÉODEN: Eeeh!
GOTHMOG: Tirate a volontà!
ÉOMER: Aaah!
ÉOWYN: Aaah!
PIPINO: Gandalf!
DONNA: Correte!
SOLDATO: All'altro cancello!
PIPINO: Gandalf! Gandalf! Denethor è uscito di senno! Sta bruciando vivo Faramir!
GANDALF: Monta! Svelto!
ÉOMER: Aaah!



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DENETHOR: Date fuoco alla nostra carne.
GANDALF: Che cessi questa follia!
PIPINO: Eh!
DENETHOR: Ah!
PIPINO: Aaah!
DENETHOR: No! Non mi porterai via mio figlio!
DENETHOR: Faramir...
GANDALF: Così trapassa Denethor, figlio di Ecthelion.



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ÉOMER: Spingeteli verso il fiume!
THÉODEN: Rendete sicura la città! Serrate le fila! Serrate le fila! Suonare la carica! Scontro frontale! Eeeh!
HARADRIM: Ah!
SOLDATO: Via da qui! Seguitemi!
ÉOWYN: Prendi le redini! A sinistra! Vai a sinistra! Ah! Ah!
ÉOMER: Mirate alla testa!
THÉODEN: Abbattetelo! Abbattetelo! Abbattetelo!
MERRY: Oh!
ÉOWYN: Merry!



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PIPINO: Non credevo sarebbe finita così.
GANDALF: Finita? No, il viaggio non finisce qui. La morte è soltanto un'altra via. Dovremo prenderla tutti. La grande cortina di pioggia di questo mondo si apre e tutto si trasforma in vetro argentato. E poi lo vedi.
PIPINO: Cosa, Gandalf? Vedi cosa?
GANDALF: Bianche sponde, e al di là di queste, un verde paesaggio sotto una lesta aurora.
PIPINO: Beh, non è così male.
GANDALF: No. No, non lo è.



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THÉODEN: Intorno a me! Intorno a me! A me!
RE DEGLI STREGONI: Saziati della sua carne!
ÉOWYN: Ti ucciderò se osi toccarlo!
RE DEGLI STREGONI: Non metterti tra il Nazgûl e la sua preda.
ÉOWYN: Ah!



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CAPO ORCO: In ritardo come al solito, feccia dei pirati! Ci aspetta un lavoro di coltello! Forza, topi di fogna! Scendete dalla nave!
GIMLI: Ce n'é in abbondanza per tutti e due. Che vinca il Nano migliore!



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RE DEGLI STREGONI: Stupido. Nessun Uomo può uccidermi. Ora muori.
MERRY: Ah!
ÉOWYN: Io non sono un uomo. Aaah!



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LEGOLAS: Quindici! Sedici!
GIMLI: Diciassette!
GIMLI: Ah! Ventinove!
ARAGORN: Legolas!
LEGOLAS: Trentatré, trentaquattro.
GIMLI: Comunque conta per uno! Coraggio, allora! Forza!



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THÉODEN: Riconosco il tuo viso, Éowyn. La vista mi si oscura.
ÉOWYN: No. No, bedrai, ti salverò.
THÉODEN: Lo hai già fatto. Éowyn, il mio corpo è spezzato. Devi lasciarmi andare. Vado dai miei padri, nella cui gloriosa compagnia ora non dovrò più vergognarmi. Éowyn...



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RE DEI MORTI: Liberaci.
GIMLI: Cattiva idea. Molto utili, questi giovanotti, quando si è alle strette, nonostante siano morti.
RE DEI MORTI: Ci hai dato la tua parola.
ARAGORN: Ritengo il giuramento rispettato. Andate. Abbiate pace.
PIPINO: Merry! Merry, sono io. Sono Pipino.
MERRY: Sapevo che mi avresti trovato.
PIPINO: Sì.
MERRY: Mi lascerai qui?
PIPINO: No, Merry. Mi prenderò cura di te.



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GORBAG: Giù le mani! Quella camicia lucente é mia!
SHAGRAT: Andrà al Grande Occhio insieme ad ogni altra cosa.
GORBAG: Non prendo ordini da puzzolenti topi Morgul!
SHAGRAT: Tu toccala e io t'infilo questa lama nella pancia! Quello schifoso voleva infilzarmi. Uccidetelo!
SAM: Ah! Ah! Aaah! Questo é per Frodo! Questo per la Contea! E questo é per il mio vecchio Gaffiere!
SHAGRAT: Smettila di squittire, topo di letamaio! Ti dissanguerò come un maiale infilzato. Ah!
SAM: No, se ti infilzo io prima.
FRODO: Sam! Oh, Sam, mi dispiace tanto per quello che ho fatto.
SAM: Vi porto via da qui.
FRODO: È troppo tardi. È finita. L'hanno preso. Sam, hanno preso l'Anello!
SAM: Vi chiedo perdono, ma non l'hanno preso. Credevo di avervi perduto, e così l'ho preso. Solo per custodirlo, però.
FRODO: Dammelo. Dammi l'Anello, Sam. Sam, dammi l'Anello. Devi capire. Questo è il mio fardello. Ti distruggerà, Sam.
SAM: Venite, padron Frodo. Meglio trovarvi dei vestiti. Non potete entrare a Mordor con nient'altro che la vostra pelle. Ce l'abbiamo fatta, padron Frodo. Siamo arrivati a Mordor.
FRODO: Sono così tanti. Non passeremo mai inosservati. È lui, l'Occhio.
SAM: Dobbiamo entrare lì, padron Frodo. Non c'é altro da fare. Forza, andiamo giù per la collina, per cominciare.



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GANDALF: Frodo è passato oltre la mia vista. L'oscurità sta aumentando.
ARAGORN: Se Sauron avesse l'Anello, lo sapremmo.
GANDALF: È solo una questione di tempo. Ha subito una sconfitta, sì, ma.. dietro le mura di Mordor il nostro nemico si sta riorganizzando.
GIMLI: Che rimanga lì! Che marcisca! Perché interessarcene?
GANDALF: Perché diecimila Orchi ora si trovano tra Frodo e il Monte Fato. L'ho mandato alla morte.
ARAGORN: No. C'é ancora speranza per Frodo. Ha bisogno di tempo e di passare al sicuro attraverso le pianure di Gorgoroth. Questo possiamo darglielo noi.
GIMLI: Come?
ARAGORN: Attiriamo gli eserciti di Sauron. Svuotiamo le sue terre. Poi raduniamo le nostre forze e marciamo sul Nero Cancello.
ÉOMER: Non possiamo ottenere la vittoria con la forza delle armi.
ARAGORN: Non per noi stessi. Ma possiamo dare a Frodo una possibilità se teniamo l'Occhio di Sauron fisso su di noi. Renderlo cieco ad ogni altra cosa che si muove.
LEGOLAS: Un diversivo.
GANDALF: Sauron sospetterà una trappola. Non abboccherà all'amo.
GIMLI: Certezza di morte, scarse possibilità di successo... Che cosa aspettiamo?



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ORCO: Al cancello, vermi! Muovetevi! Al cancello!
SAM: Guardate! Gli Orchi! Si stanno allontanando. Vedete, padron Frodo? Un po' di fortuna finalmente. Prendete la mia. C'è rimasta qualche goccia.
FRODO: Non rimarrà niente per il viaggio di ritorno.
SAM: Non credo che ci sarà un viaggio di ritorno, padron Frodo. Frodo, a terra! Nascondetevi! Frodo!



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PIPINO: Dove sono?
ARAGORN: Che il Signore della Terra Nera venga avanti! Che giustizia sia fatta su di lui! Ripiegare! Ripiegare!
SAM: Se n'é andata, padron Frodo. La luce è passata oltre, lontano, verso nord. Qualcosa ha attirato il suo sguardo.
ARAGORN: Restate fermi! Restate fermi! Figli di Gondor, di Rohan, fratelli miei, vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore. Ci sarà un giorno in cui il coraggio degli Uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza. Ma non è questo il giorno. Ci sarà l'ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l'Era degli Uomini arriverà al crollo. Ma non è questo il giorno. Quest'oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra vi invito a resistere, Uomini dell'Ovest!
GIMLI: Chi pensava di morire combattendo fianco a fianco a un Elfo?
LEGOLAS: E invece fianco a fianco ad un amico?
GIMLI: Sì. Questo potrei farlo.



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SAM: Vi ricordate la Contea, padron Frodo? Presto sarà primavera. E i frutteti saranno in fiore. E gli uccelli nidieranno nel boschetto di nocciole. E l'orzo estivo sarà seminato nei campi a valle. E si mangeranno le prime fragole con la panna. Vi ricordate il sapore delle fragole?
FRODO: No, Sam. Non ricordo il sapore del cibo, né il rumore dell'acqua. né il tocco dell'erba. Buio, c'è tanto buio. Non c'è... Non c'è velo tra me e la ruota di fuoco. Lo posso vedere, con i miei occhi da sveglio.
SAM: E allora liberiamocene, una volta per tutte! Coraggio, padron Frodo! Non posso portare l'Anello per voi, ma posso portare voi! Coraggio!



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SAURON: Aragorn. Elessar.
ARAGORN: Per Frodo.
PIPINO: Aaah!
MERRY: Aaah!
PIPINO: Aaah!
GANDALF: Aaah!
ARAGORN: Aaah!



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SAM: Guardate, padron Frodo, un passaggio. Ci siamo quasi.
GOLLUM: Bravi gli Hobbit a salire così in alto!
FRODO: Aah!
GOLLUM: Aah!
SAM: Aah! Aaah!
GOLLUM: Aaah!
SAM: Frodo!



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PIPINO: Le Aquile! Arrivano le Aquile!



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SAM: Frodo!
FRODO: Sono qui, Sam.
SAM: Distruggetelo! Avanti! Ora! Gettatelo tra le fiamme! Cosa state aspettando? Avanti, gettatelo!
FRODO: L'Anello è mio.
SAM: No. No. Nooo!
FRODO: Ah! Aaah!
GOLLUM: Eh, eh, eh! Sì! Sì! Tesoro! Tesoro! Tesoro! Tesoro! Tesoro! Ah, ah, ah! Tesoro!
SAM: Datemi la mano! Afferrate la mia mano! No! Non cedete ora. Non cedete ora. Afferratela!



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MERRY: Frodo! Frodo!



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FRODO: Se n'é andato. È fatta.
SAM: Sì, padron Frodo. Ora è finita.
FRODO: Riesco a vedere la Contea, il fiume Brandivino, casa Baggins, i fuochi d'artificio di Gandalf, le luci dell'Albero della Festa.
SAM: Rosie Cotton che balla. Aveva nastri nei capelli. Se mai mi fossi sposato con qualcuna, sarebbe stata lei. Sarebbe stata lei.
FRODO: Sono felice di essere con te, Samwise Gamgee. Qui, alla fine di ogni cosa.
SAM: Ah...



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FRODO: Gandalf?
GANDALF: Ah, ah, ah, ah, ah!
FRODO: Ah, ah, ah, ah, ah!
MERRY: Frodo!
GANDALF: Ah, ah, ah, ah, ah!
FRODO: Ah, ah, ah, ah, ah!
GIMLI: Aaah!
FRODO: Gimli!
GIMLI: Ah, ah, ah, ah!



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GANDALF: Ora arrivano i giorni del Re! Possano essere benedetti.
ARAGORN: Questo giorno non appartiene a un uomo solo, ma a tutti. Insieme ricostruiamo questo mondo, da poter condividere nei giorni di pace. Et Eärello Endorenna utúlien. Sinome maruvan ar Hildinyar tenn' Ambar-metta. Hannon le. Amici miei, non inchinatevi a nessuno.



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FRODO: E fu così che ebbe inizio la Quarta Era della Terra di Mezzo. E la Compagnia dell'Anello, pur legata in eterno da amicizia e amore, ebbe fine. Dopo tredici mesi precisi da quando Gandalf ci aveva spinti al nostro lungo viaggio, ci ritrovammo a guardare un panorama familiare. Eravamo a casa.
PIPINO: Salve.
HOBBIT: Ehi, attento alla zucca! Eh! Ah, ah!
CLIENTE: Rosie, Rosie.
ROSIE: Buonanotte, ragazzi.
FRODO: Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita? Come fai ad andare avanti quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro? Ci sono cose che il tempo non può accomodare, ferite talmente profonde che lasciano un segno.
SAM: Padron Frodo? Cosa c'é?
FRODO: Sono passati quattro anni da quel giorno a Colle Vento, Sam. Non è mai guarita del tutto.
SAM: "Andata e ritorno. Un racconto hobbit di Bilbo Baggins. E "Il Signore degli Anelli" di Frodo Baggins. L'avete finito.
FRODO: Non proprio. C'è spazio per qualcosina.



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FRODO: Bilbo una volta mi disse che la sua parte in questa storia sarebbe finita, che ognuno di noi deve venire e andarsene nel raccontarla. La storia di Bilbo era ormai finita. Non ci sarebbero stati altri viaggi per lui, salvo uno.
BILBO: Dimmi di nuovo, ragazzo. Dove andiamo?
Frodo: Al porto, Bilbo. Gli Elfi ti hanno accordato un onore speciale: un posto sull'ultima nave che lascia la Terra di Mezzo.
BILBO: Frodo, c'è qualche possibilità di rivedere quel mio vecchio anello, hm? Quello che ti ho dato.
FRODO: Mi dispiace, zio. Temo di averlo perduto.
BILBO: Oh. Peccato. Volevo tenerlo per l'ultima volta.
BILBO: Oh! Bene. Questo é uno spettacolo che non avevo mai visto prima.
GALADRIEL: Il potere dei Tre Anelli é cessato. È arrivato il momento per il dominio degli Uomini.
ELROND: I Aear can vên na mar.
BILBO: Credo di essere, ma sì, pronto per un'altra avventura.
GANDALF: Addio, miei coraggiosi Hobbit. La mia opera è terminata. Qui, infine, sulle rive del mare, si scioglie la nostra Compagnia. Non vi dirò "Non piangete", perché non tutte le lacrime sono un male. È il momento, Frodo.
SAM: Che cosa vuol dire?
FRODO: Siamo partiti a salvare la Contea, Sam. Ed é stata salvata. Ma non per me.
SAM: Non dite sul serio. Non potete andarvene.
FRODO: Le ultime pagine sono per te, Sam. Mio caro Sam, non si può essere diviso in due. Dovrai essere sano e vitale per molti anni. Hai tanto da godere, da vivere, da fare. La tua parte nella storia continuerà.
SAM: Bene, sono tornato.

FINE :)





Ah, dimenticavo! Ecco la fonte
 
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Gandalf il Bianco 77
icon13  CAT_IMG Posted on 19/8/2011, 22:55




citazione >>>> GANDALF: Tu non puoi passare!
FRODO: Gandalf!
GANDALF: Sono un servitore del Fuoco Segreto e reggo la fiamma di Anor. Nooo! Ritorna nell'Ombra! ll fuoco oscuro non ti servirà a nulla, fiamma di Udun! Tu non puoi passare! Ah!

Una delle mie scene preferite! :shifty: Grande!!! :woot: ;)
 
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Black Rose
CAT_IMG Posted on 20/8/2011, 00:49




Io l'adoro tutto per intero!! Non ho pezzi preferiti, ogni singola scena mi da un emozione sempre diversa e sempre magnifica. Però forse...il pezzo che mi fa venire i brividi più di tutti (ma solo appena di più eh u.u ) è questo, del Ritorno del Re
CITAZIONE
ARAGORN: Restate fermi! Restate fermi! Figli di Gondor, di Rohan, fratelli miei, vedo nei vostri occhi la stessa paura che potrebbe afferrare il mio cuore. Ci sarà un giorno in cui il coraggio degli Uomini cederà, in cui abbandoneremo gli amici e spezzeremo ogni legame di fratellanza. Ma non è questo il giorno. Ci sarà l'ora dei lupi e degli scudi frantumati quando l'Era degli Uomini arriverà al crollo. Ma non è questo il giorno. Quest'oggi combattiamo! Per tutto ciò che ritenete caro su questa bella terra vi invito a resistere, Uomini dell'Ovest!

*^*
 
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3 replies since 12/8/2011, 22:34   6060 views
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